Cattive notizie per i giocatori di Scrabulous, fratello del nostro Scarabeo: Hasbro, detentrice dei diritti, ha citato in giudizio due fratelli di Calcutta che hanno lanciato su Facebook una versione non ufficiale del gioco. Hanno violato la proprietà intellettuale, sostiene la multinazionale del giocattolo. Rajat e Jayant Agarwalla, 27 e 22 anni, avevano riscosso enorme successo con la loro applicazione sul social network. Ma non avevano fatto i conti col fatto che la stessa azienda di Rhode Island aveva introdotto, sempre su Facebbok, il suo Scrabble. E adesso avanza diritti dal momento che si tratta di un marchio registrato di sua proprietà negli Stati Uniti e nel Canada (mentre la licenza nel resto del mondo è gestita dalla Mattel). Il gioco, che consiste nel disporre, su una plancia formata da 225 caselle, le lettere estratte a sorte per comporre una parola di senso compiuto, era stato inventato negli anni trenta del Novecento da Alfred Butts, architetto statunitense. «Abbiamo l’obbligo di agire contro tale trasgressione della nostra proprietà intellettuale – dice Barry Nagler, avvocato della compagnia che ha intentato una causa contro gli Agarwalla, e invitato Facebook, che rischia tra l’altro un’azione legale separata, a rimuovere il software tarocco». Come risposta sono scesi in campo i cybergiocatori. Alcuni hanno invitato a boicottare il gioco ufficiale, mentre altri, per difendere i due indiani, si sono cimentati in varie partite: lo scorso fine settimana erano più di cinquecentomila in tutto il mondo contro i circa venti mila della versione autorizzata.Fonte Affari Italiani
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