A Londra la controllata europea di Hasbro, multinazionale americana proprietaria dei diritti del gioco da tavolo Monopoly (in Italia il gioco è distribuito da Editrice Giochi), e alcune società britanniche che vendono Ghettopoli hanno aperto una contesa giuridica. In Ghettopoli (frutto della fantasia del 28enne David Chang di Filadelfia) gli hotel sono bordelli e le case centri per spacciare la droga: il gruppo Hasbro Usa non è entrato nel merito dei valori “immorali” del prodotto concorrente, ma sottolinea che Ghettopoli è troppo simile al Monopoly. L’avvocato di Hasbro Europe, James Graham, ha spiegato che il gruppo ha fatto causa agli importatori e ai distributori di Ghettopoli che è venduto nel Regno Unito anche attraverso la catena Virgin Megastore. L’anno scorso gruppi ecclesiastici inglesi hanno manifestarono il loro dissenso e hanno chiesto che Ghettopoli fosse ritirato da tutti i negozi della catena Urban Outfitters, specializzata nella vendita di abbigliamento e gadget per teenager. Questa settimana, scrive il britannico The Sunday Telegraph, il gioco verrà esaminato dalla Metropolitan Police Authority, organismo parte di Scotland Yard, su richiesta dell’avvocato Peter Herbert, presidente dell’associazione degli avvocati neri del Regno Unito (la Society of Black Lawyers), che vuole convincere la Virgin a sospendere le vendite di questo gioco terribile.
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