Una mano tesa per toccare gli articoli a disposizione sullo scaffale, l’altra in movimento sul nostro smartphone, per avere informazioni in tempo reale sul prodotto che abbiamo davanti, grazie ad App e siti internet dedicati: è così che presto faremo shopping nei negozi delle nostre città.Una sorprendente interattività, trasversale tra servizi online e negozio fisico, è la nuova tendenza del retail che è emersa nel corso del corso del convegno “Nuove Esperienze di Consumo per nuovi Stili di Vita” tenutosi all’interno di Homi, il Salone dedicato al Lifestyle, a Fiera Milano fino al 22 gennaio. Abbiamo sempre più fame di informazione su ciò che compreremo: vogliamo sapere esattamente cosa stiamo scegliendo e se ci sono migliori alternative per risparmiare. Siamo sempre più “smartphone shoppers”, ovvero utenti che usano il proprio device perraccogliere informazioni online su prodotti. Secondo i dati presentati da Alessandro Zanotti, Travel & Retail BU Director di Google, essi rappresentano il 79% delle persone che posseggono un telefonino di ultima generazione. Questi utenti cercano punti vendita almeno una volta al mese (62%), o almeno una volta a settimana (17%). Del resto, il 90% dei possessori di uno smartphone, se ne serve per svolgere ricerche prima di avventurarsi tra le vie dello shopping o nei centri commerciali. Tra le informazioni più cercate: le istruzioni su come raggiungere il punto vendita (58%), gli orari di apertura (57%) e le informazioni utili per comparare modelli e per trovare offerte convenienti (44%). Tra loro, solo il 19% acquisterà un prodotto direttamente online. Questa nuova tipologia di clienti tecnologici non scollerà completamente lo sguardo dal proprio smartphone anche quando sarà entrata in negozio. Anzi, sempre secondo i dati di Google, 1 cliente su 3 preferirà l’informazione online al commesso, per reperire informazioni anche dentro al punto vendita. Così, per incontrare questa nuova esigenza, l’accoglienza in negozio cambia e si fa ibrida, grazie anche a speciali touchscreen, totem o app dedicate a informare sulle promozioni e a illustrare le varietà dei prodotti, mentre il Wi-Fi gratuito per tutti i clienti incoraggia a usare il proprio smartphone senza problemi di rete e le nuove frontiere della realtà aumentata portano il prodotto a contatto virtuale con il cliente, e perfino con l’ambiente in cui dovrà essere collocato. L’acquisto, più che mai reale, avverrà dunque in uno spazio nuovo, sospeso tra digitale e fisico: il cross-channel, una dimensione ricca di opportunità sia per chi vende che per chi compra, analizzata durante il convegno di Homi anche da Freedata Labs. Il cross channel non funziona solo nel senso di evoluzione dal fisico al digitale, ma anche viceversa. Così se i negozi fisici si digitalizzano, quelli virtuali scoprono le tre dimensioni aprendo punti di vendita reali, come le librerie proposte recentementeda Amazon.com e da Made.com, la cui case history è stata analizzata direttamente da Marta Bulbarella, Country Manager Italia dell’azienda. Questa tendenza chiede dunque risposte da parte dei commercianti, impegnati a “farsi trovare” nel mondo virtuale per farsi apprezzare nel mondo reale. Come? Qui entra il gioco un’altra dimensione che si può sintetizzare con la massima “la conversazione è l’anima del commercio”. Il fine delle nuove strategie di comunicazione nel punto vendita è trasformare la frequentazione del proprio negozio in una esperienza unica, ricca di suggestione e degna di essere raccontata e consigliata agli amici. Se soddisfatto, infatti, il cliente diventa protagonista attivo anche nella promozione del negozio: perché a tutti noi piace, oggi, mostrare orgogliosamente su facebook i nostri ultimi acquisti, ocinguettare su Twitter la nostra soddisfazione per la bella esperienza in questo o quelpunto vendita. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare toystore.biz