La Fiera di Hong Kong, con più di 2000 espositori internazionali, è una delle manifestazioni più importanti del giocattolo worldwide. Con Hong Kong si apre ufficialmente il nuovo anno per il business e si individuano i principali trend futuri. All’ordine del giorno per questa 34esima edizione di Toys&Games è anzitutto la questione sicurezza, ma anche i trend asiatici, le opportunità di licensing, il risk managment e lo sviluppo dei brand. Ma per l’industria del giocattolo due sembrano in questi giorni gli argomenti-chiave: l’aumento dei prezzi e l’incertezze del mercato americano. «La questione dei prezzi – ha dichiarato Richard Gotblieb, uno dei massimi esperti americani del mercato TOY – è l’argomento dell’anno e nessuno sa fare previsioni affidabili, poiché nessuno può prevedere il tasso di inflazione, il rapporto Yuan/Dollaro e altre variabili». Ma c’è un altro aspetto che l’industria del giocattolo sta affrontando ad Hong Kong in questi giorni: «L’industria del giocattolo è guidata da due economie. Come fornitura dall’economia inflazionistica cinese, mentre come domanda da quella deflazionistica americana. La combinazione non è delle migliori dato che l’aumento dei prezzi contro un calo della domanda non è certo una formula di successo. Purtroppo questi macroprocessi non si possono controllare. Ciò che invece è più controllabile è l’aspetto della sicurezza e di questo qui ad Hong Kong si sta parlando molto».
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