Hong Kong: una nuova partnership con la Cina?

Hong Kong Toy&Games Fair 2008 si è chiusa ieri. Come sempre è stata una grande occasione di incontro dell’industria del giocattolo mondiale. Puntualizzate nei 5 giorni di Fiera le problematiche del settore, primo fra tutti sicurezza e, di conseguenza, aumento dei prezzi. Il dinamismo ad Hong Kong è stato comunque molto e i giornali locali riportano tutti un forte aumento dell’export. Forti presenze sia a Kowloon (americani e asiatici) sia a Hong Kong island (resto del mondo). Tuttavia la Hong Kong Toys&Game Fair si chiude con preoccupazione da parte dei mercati occidentali. Si teme che il Governo cinese possa rendere più difficile produrre giocattoli e che l’industria si trovi costretta a migrare da qualche altra parte. Ma dove? La risposta non è chiara. Dall’altra parte l’industria è accusata di fare pressione sui prezzi verso i produttori locali che così facendo non possono garantire adeguati controlli di qualità e sicurezza dei prodotti esportati. «Da numerosi articoli comparsi di quotidiani locali in questi giorni – ha dichiarato Richard Gotblied, esperto Toy USA – sembra che il Governo cinese sia intenzionato a cambiare il tipo di rapporto avuto fino ad ora con l’industria del giocattolo. Vogliono una nuova partnership e non essere considerati solo l’anello base di negoziazione sui prezzi. Aspettiamoci allora non solo un aumento dei prezzi, ma anche un cambiamento nel modo in cui fino ad oggi è stato fatto il business con colosso asiatico».

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