Toy Store ha incontrato Alberto Quercetti, presidente del CDA con delega a sviluppo prodotto, immagine e comunicazione di Quercetti per capire qual è la sua opinione e quali sono le sue previsioni sull’andamento del mercato del Giocattolo del 2012.Qual è la sua opinione oggi sul mercato del Giocattolo?«Contrariamente a cosa si possa pensare dall’esterno, diciamo a livello di opinione pubblica, è un mercato conservatore che alimenta proposte consolidate e certo non stimola particolarmente la presenza di effettive novità sugli scaffali dei punti vendita. Naturalmente la cosa può variare, e sensibilmente, a seconda dei canali, più o meno lunghi, per cui in certe situazioni specializzate e magari al di fuori dei suoi confini “istituzionali”, si segnala la presenza, pur sporadica, di interessanti progetti».In quale direzione si sta evolvendo?«Dal mio punto di vista, senz’altro nella maggiore consapevolezza, da parte di tutti, del valore primario del “fatto in italia” autentico, con aziende, pochissime, e Quercetti è una di queste, che effettivamente producono in Italia con l’intero ciclo di produzione, quindi concept, prototipazione, sviluppo, costruzione stampi, stampaggio, confezionamento, spedizione, svolto in Italia con manodopera residente e sviluppando un indotto sul territorio. Un altro aspetto di cui si hanno via via più chiari i contorni, e di cui la stampa si sta occupando con sempre maggiore risalto, è la sicurezza legata a giocattoli prodotti in paesi in cui le normative non sono rispettate. Ecco che, allora, la fiducia in marchi come il nostro, con una tradizione lunga più di 60 anni e con un’alta reputazione, rimasto con ostinazione a presidiare il territorio nazionale con alti standard qualitativi e di sicurezza, è in sensibile costante crescita». Cosa si aspetta per il Natale 2012?«In generale che vengano soddisfatte le esigenze vieppiù crescenti, da parte del pubblico attento dei consumatori finali, di informazioni corrette sui prodotti e la loro effettiva provenienza, sui contenuti educativi, e sulla sicurezza: è giusto che il pubblico pretenda di più dai negozi specializzati che devono orientare con coscienza le scelte finali». Cosa le piace e cosa non le piace del mercato del Giocattolo?«Mi piacciono gli spazi enormi per la sperimentazione e la ricerca ancora poco o nulla praticati dalla maggior parte degli attori; non mi piacciono il conformismo e l’acquiescenza verso lo staus quo». © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare toystore.biz