Il manager del mese: a colloquio con Michele Pajer

Toy Store ha incontrato Michele Pajer, titolare di Agile per capire qual è la sua opinione e quali sono le sue previsioni sull’andamento del mercato del Giocattolo del 2012. Qual è la sua opinione oggi sul mercato del Giocattolo? «La crisi economica mondiale che attanaglia un po’ tutti i settori sta un po’ alla volta trasformando, forse in modo positivo, le modalità di proporsi sul mercato: le aziende produttrici devono secondo me ripensare il prodotto finale puntando più sulla qualità che sulla quantità delle referenze offerte. Vediamo tuttora aziende che pur di conquistare nuove fette di mercato propongono, nei loro cataloghi, dai prodotti di prima infanzia ai gadgets, dal giocattolo all’articolo sportivo perdendo di vista la “specialità” del giocattolo col quale sono riusciti a crearsi un nome e farsi conoscere al grande pubblico. Credo anche nel Made in Italy: il nostro è un paese con aziende che possono dire ancora molto in termine di creatività e innovazione e che possono, nel loro settore, risollevare le sorti di un paese che meriterebbe di più anche a livello mondiale. E ben vengano anche nuovi produttori giovani che possano dare il loro apporto con idee e prodotti innovativi: ce ne sono molti anche se l’Italia della burocrazia, costi e tasse spesso impedisce loro di evolversi e crescere come meriterebbero». Quali consigli vuole rivolgere al Normal Trade per affrontare al meglio il 2012? «Credo che il cambiamento in atto in questi anni sia qualcosa che non si può fermare: internet, velocità, mode, cambiamenti oramai giornalieri son delle realtà difficili da affrontare con le strategie di ieri. Il Normal Trade deve essere sempre “connesso” ma senza perder di vista uno degli scopi principale per il quale esiste: proporre al consumatore prodotti sempre più di qualità e che abbiano lo scopo di far crescere il bambino e divertire anche chi non lo è più. Essere pronti a cambiare in ogni momento le proprie strategie perché il mondo corre davvero veloce». Cosa si aspetta per il Natale 2012? «Anche se spero di essere smentito, prevedo che ci sarà una contrazione delle vendite e chi riuscirà a mantenere le posizioni conquistate sarà perché è riuscito a proporre articoli tali da destare curiosità nel compratore e risvegliare in lui il desiderio di un acquisto che sia non solo utile ed educativo ma anche “emozionale”. Agile, avendo un catalogo che spazia dal giocattolo al gioco per ragazzi e adulti, ha meno problemi rispetto al settore tradizionale proponendo articoli che si rivolgono più alle passioni che ad accontentare il capriccio di un bambino dettato da mode passeggere o da campagne pubblicitarie. Credo che la chiave potrebbe essere quella di proporre sin da ora gli articoli nei quali si crede ma anche sperimentare nuove proposte anche se esulano dalle solite in vetrina, creare quella differenza dal “già visto” che porti curiosità nel consumatore. Avere coraggio di affiancare ai prodotti tradizionali anche quelli che mai avremmo pensato di proporre prima, anche se lontani dal nostro concetto di giocattolo. D’altra parte questa è la nostra filosofia sin dagli inizi: spaziare sempre in campi nuovi e innovarsi continuamente».
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