Il mercato visto da Massimo Urbani

Massimo Urbani riveste il ruolo di agente per il Lazio e rappresenta Ravensburger per tutti i canali, Mac Due per il canale GDO e Brico, Pegaso Giocattoli per il canale GDO e PamaTrade. «Svolgo questo lavoro dal 2001 – spiega – anno in cui ho deciso di passare da un ingrosso di Carta, Cartoleria e Giocattoli, dove ero impiegato dal 1986, al mondo della rappresentanza . Certo, sono cambiate molte cose nel modo di lavorare, a cominciare dai km percorsi, al numero di persone conosciute, al modo di gestire la propria persona ed il proprio carattere, altre invece , come la serietà, l’ educazione, e la professionalità, rimangono le stesse , qualunque lavoro si stia svolgendo». Che peculiarità ci sono in quest’area rispetto al mercato italiano? «Credo che il Lazio abbia la fortuna di avere un canale dettaglio ancora molto forte, numeroso e fatto di professionisti che ovviamente nel periodo di alta stagione devono fare i conti con la Gdo, che continua con la politica del volantino, prezzi ultrascontati e/o sottocosti vari, creando problemi di marginalità ed una perenne confusione nel consumatore, che non sa mai se ha comprato al giusto prezzo. Altra peculiarità della regione è il clima particolarmente favorevole alla passeggiata per le vie commerciali, dove per fortuna il dettaglio è ancora presente ed a volte proprio per la varietà di offerta è ancora preferito alla galleria dei centri commerciali». Come vede la situazione del mercato del Giocattolo per questo 2010? Ci sono differenze rispetto agli anni scorsi? «La situazione del mercato del giocattolo, come quella di tutte le categorie, sta subendo secondo me una evoluzione, più che un cambiamento radicale, dovuta senz’altro al momento economico, ma più ancora al cambiamento sociale. Oggi purtroppo i bambini, rispetto ad anni fa, giocano ed hanno modo di socializzare meno o in maniera diversa rispetto a qualche anno fa e sono molto impegnati da scuole calcio,piscine, corsi di musica e quant’altro. La tecnologia, inoltre, ha fatto si che la soglia di età di accesso al gioco elettronico ed al mondo del pc si sia molto abbassata limitando secondo me creatività e fantasia». L’intervista completa su Toy Store Gennaio-Febbraio
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