Più che un lavoro “un gioco, un’arte, una missione”. È il Truccabimbi per Teresa Antinoro, una delle pioniere e oggi maggiori esperte italiane del settore. Toy Store l’ha incontrata per capire con lei le potenzialità, anche per i retailer del giocattolo, di questo genere di attività.
Come e quando Teresa Antinoro diventa Terry Truccabimbi?
«Dopo una laurea in Economia e commercio e diversi anni di lavoro presso studi professionali, nel luglio del 2006 scopro, frequentando un corso sul tema, il mondo del Truccabimbi. Quello che all’inizio non è che un hobby, presto si trasforma in una grande passione e quindi in una vera e propria professione. Un lavoro che oggi mi porta a viaggiare in tutto il mondo alla caccia di tutti quei workshop internazionali sul tema che mi permettono di essere sempre aggiornata sia per quanto riguarda gli ultimi prodotti che per ciò che concerne le tecniche più innovative di quest’arte. Quella del Truccabimbi è, infatti a mio avviso, una professione per la quale è necessaria una continua formazione e una grande competenza. Nel nostro Paese, purtroppo, c’è ancora tanta improvvisazione e sono presenti operatori poco seri, che rischiano di rovinare un mercato in continua crescita e dalle potenzialità importanti. A mio parere è invece necessario approcciare la professione in modo diverso, io per esempio per il Truccabimbi, Body e Bally Painting utilizzo solo prodotti a base d’acqua, anallergici e anatossici che rispettano la pelle dei bimbi. A tal proposito oggi, oltre a collaborare stabilmente con l’agenzia Crazy Balloons Italy, organizzo corsi base per chiunque volesse imparare questa bellissima arte, intorno alla quale, come dicevo, c’è sempre maggiore interesse anche in Italia».
In quali contesti svolge questa attività?
«Sono tanti i campi di applicazione del Truccabimbi: dalle feste di compleanno agli eventi aziendali, dalla partecipazione a manifestazioni come G! come Giocare alla Games Week. Nel corso degli anni ho lavorato con soddisfazione con aziende come Danone, Epson, Mc Donald’s, Mellin, Microsoft, Play Station e Swatch».
Data l’affinità dei target ai quali vi rivolgete, il Truccabimbi è di sicuro interesse anche per il mondo del Giocattolo, in particolare per i retailer del Normal Trade alla ricerca di eventi capaci di aumentare la pedonabilità sul punto vendita ….
«Certamente. Io personalmente ho già avuto modo di collaborare con insegne come il Treno dei Giochi di Milano. Per i punti vendita si tratta di un investimento non particolare rilevante in termini economici, ma dal ritorno sicuramente interessante. Se organizzato da un professionista, il Truccabimbi, infatti, riscuote sempre un buon successo di pubblico. I bambini, infatti, amano farsi truccare e i negozianti possono organizzare questo genere di eventi non solo in occasione dell’inaugurazione di un negozio o per Carnevale e Halloween, ma anche per festeggiare ricorrenze, lanciare prodotti o semplicemente creare eventi per attirare i clienti in negozio durante tutto l’anno, anche, e soprattutto, nei periodi di bassa stagionalità».
Come promuove la sua attività?
«Cerco di dare pubblicità costante alla mia attività sia attraverso il mio sito web all’indirizzo www.trucca-bimbi.net sia attraverso la mia pagina ufficiale Facebook. Perché il mio è un lavoro bellissimo, il sorriso di un bambino quando si guarda allo specchio mi riempie di gioia, e mantenere viva l’immaginazione ed esaudire i desideri di tanti bimbi,e non, per me è fantastico».
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