Inchiesta retail, come sono andati i primi mesi del 2023?

Dopo un 2022 non molto soddisfacente, i primi tre mesi dell’anno fanno ben sperare. Servono interventi, però, per riportare le famiglie nei negozi e per aiutare a creare nuovi nuclei familiari, cercando così di combattere la “crisi delle cicogne”. Eventi, giochi di nicchia e l’uso sapiente dei social aiutano il sell out. Ne abbiamo parlato con Maria Luisa Ragni, Titolare di Casa del giocattolo a Bastia Umbra.

Come sono andati questi primi mesi del 2023, anche rispetto allo scorso anno?
I primi mesi dell’anno abbiamo registrato un leggero incremento delle vendite, di cui siamo felici.

Quali sono state le maggiori difficoltà e come le avete affrontate?
Non abbiamo riscontrato particolari difficoltà, anche se possiamo constatare che il caro vita, l’aumento generale del costo delle utenze e dei beni primari, sta sicuramente incidendo nel potere di acquisto delle famiglie. Soprattutto a ridosso della fine del mese, si registra una diminuzione di traffico in negozio. Altra difficoltà a livello macroscopico riguarda il calo demografico, che inevitabilmente si traduce in un calo delle vendite, prima nel reparto Prima Infanzia e successivamente anche nel reparto Giocattoli. Ci sentiamo di affermare che forse la difficoltà più grande è proprio quella della “crisi delle cicogne” che difficilmente si è in potere di risolvere!

Quali strategie drive to store avete attuato?
Per incentivare traffico in negozio, proponiamo delle promozioni valide solo per alcuni giorni, aderiamo a volanti stagionali, o lanciamo contest con dei premi in palio. Più in generale siamo molto attivi nei social, per cercare di far emergere i bisogni latenti dei nostri clienti, e tenerli sempre aggiornati sulle ultime novità arrivate in negozio. In questo modo, cerchiamo con simpatia e fiducia di stuzzicare la loro curiosità affinché ci vengano trovare in negozio, per vedere dal vivo tutte le ultime novità.

Le abitudini d’acquisto delle famiglie sono cambiate o hanno seguito il solito trend?
Come già anticipato, sicuramente il caro vita sta incidendo nel potere di acquisto delle famiglie. Tuttavia, abbiamo constatato che le abitudini di acquisto delle famiglie stanno seguendo abbastanza il solito trend. Nel quotidiano, i genitori tendono a premiare i loro bimbi con un gioco, per il loro comportamento positivo, o come consolazione in seguito a una visita dal medico. Le occasioni di vendita principali rimangono sicuramente i regali di compleanno. Ultimamente stiamo constatando il trend dei regali di classe di gruppo, complice anche l’avvento dei gruppi di genitori su WhatsApp. Questo si traduce nella vendita di un regalo principale più grande, piuttosto che piccoli pensierini singoli, a fronte però di una spesa minima per le famiglie.

Il governo è intervenuto per la Prima Infanzia con la riduzione dell’IVA sui seggiolini auto. Servirebbe un intervento simile per il Giocattolo?
È stata una bella notizia per tutti, quella della riduzione dell’IVA al 5% sui seggiolini auto. Tuttavia, molto spesso siamo stati noi a comunicare ai nostri clienti della nuova agevolazione, di cui erano ignari, e di cui sono stati molto felici. Forse questa notizia è stata poco pubblicizzata e condivisa da parte dei media, e questo è stato un peccato, perché poteva tradursi in un incremento delle vendite di seggiolini. Sarebbe interessante un intervento dello Stato anche per l’acquisto di giochi didattici, o dei giochi in generale per lo sviluppo nel primo anno di vita. Una sorta di bonus bebè allargato.

Previsioni per il futuro?
È difficile fare previsioni per il futuro, perché viviamo in un periodo storico in continua e veloce evoluzione. Possiamo solo pensare di continuare a lavorare con la nostra passione e professionalità, cercando sempre di stare al passo con tutte le ultime novità e tendenze. Concludo con l’auspicio che la “crisi delle cicogne” di cui abbiamo parlato si risolva, e che il nostro paese tornino l’ottimismo e la stabilità che permettono di far nascere nuove famiglie.

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