Dopo un 2022 non brillante, alcuni importanti retailer del giocattolo si interrogano sul futuro del mercato partendo dai primi mesi del 2023, caratterizzati da un andamento altalenante che fa ben sperare per il futuro, ma che rivela anche l’incertezza delle famiglie con un potere d’acquisto sempre più basso. Con un interesse crescente per il settore kidult e dei giocattoli sensoriali e stem, anche se i Pokémon continuano a essere in testa alle preferenze d’acquisto, si pone sempre più centrale l’importanza di eventi in store legati a uscite cinematografiche e televisive per attirare l’attenzione della clientela. Qui sotto la nostra intervista con Alessandro Marziali, Titolare di The Fox Giocattoli.
Qual è l’andamento del mercato in questi primi mesi del 2023?
L’andamento è altalenante: ci sono state settimane che hanno fatto ben sperare nel futuro e in cui si poteva intravvedere una netta ripresa, ma altre invece sono state caratterizzate da un fermo commerciale inspiegabile.
In che modo l’inflazione, i rincari energetici e, in generale, il clima di incertezza economica hanno impattato sulla capacità di spesa dei consumatori nell’ambito del giocattolo?
Ormai le famiglie sono invase da molteplici spese. Tutto è diventato superfluo, compreso il giocattolo. Fortunatamente, eventi occasionali come i compleanni o le feste comandate continuano a sostenere l’acquisto e a mantenere così vivo il settore.
Quali sono le categorie di prodotto che hanno performato meglio e secondo lei perché?
Viviamo in un periodo dove non ci sono prodotti trainanti. Non esistono investimenti sicuri nel nostro settore, tutti i prodotti in egual modo vanno nel contempo sia bene che male.
In questi ultimi anni stiamo assistendo all’avanzare dei prodotti kidult, un trend che si conferma nel tempo. Ci sono altri fenomeni interessanti che a suo giudizio dobbiamo tenere d’occhio?
La commercializzazione ha subito un calo di interesse da parte dei bambini che non vengono più interessati da spot pubblicitari come una volta. E con l’arrivo dell’estate non mi sembra che ci sia un fenomeno che stia per esplodere. Ma lo scopriremo solo più avanti.
Quali sono le categorie di prodotto sulle quali scommettete per il futuro?
Escludendo Lego, che va da solo, scommetterei su Playmobil, un’azienda secondo me sottovalutata in Italia ma che racchiude un enorme potenziale, una grande giocabilità. Tornando al discorso kidult di prima, credo anche che l’uscita al cinema del nuovo film di Indiana Jones porterà un ritorno di prodotti importanti, che sicuramente avranno un buon mercato non solo per i bambini.
Sempre più aziende tentano di costruire brand di successo e di farli perdurare nel tempo attraverso franchise che spaziano dal giocattolo, al digitale passando per la Tv. In che modo è possibile valorizzare in store questo tipo di brand e prodotti?
Bisogna investire in aree gioco ed aree prova per i bambini. Creando degli angoli di intrattenimento che portino il bambino alla conoscenza del brand.
In che modo gli eventi sono in grado di impattare sulle vendite?
Gli eventi hanno sempre impattato e impatteranno sempre. Credo che quest’anno avremo tanti film interessanti legati al licensing e quindi è importante valorizzare i prodotti collegati con eventi creati appositamente.
Parte 2 – Clicca qui per l’intervista con Antonio Antichi, Responsabile Giocattoli de L’Arcobaleno
L’intervista è un estratto dell’inchiesta “Quale il futuro del giocattolo?” pubblicata nel numero di Aprile 2023 di Toy Store. Per leggere il testo integrale clicca qui oppure scarica gratuitamente la versione digitale su:
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