È stato pubblicato il nuovo report sulla natalità dall’ISTAT, riguardante il 2022 e i primi sei mesi del 2023, e i dati non sono confortanti. La natalità ha registrato infatti un altro record negativo: nel 2022 le nascite sono scese a 393mila, registrando un calo dell’1,7% sull’anno precedente. La denatalità è proseguita anche nel 2023: secondo i primi dati provvisori a gennaio-giugno le nascite sono circa 3.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Il numero medio di figli per donna è sceso a 1,24, evidenziando una lieve flessione sul 2021 (1,25); la stima provvisoria elaborata sui primi 6 mesi del 2023 ha evidenziato una fecondità pari a 1,22 figli per donna. Nel 2010 il numero medio di figli per donna aveva toccato il massimo relativo registrato nell’ultimo ventennio di 1,44.
Si è registrato però un aumento dei primigeniti che nel 2022 si assestano a 192.525 unità, il 48,9% del totale dei nati, registrando una significativa crescita assoluta (+6mila) e relativa (+3,2%) sul 2021. I figli di ordine successivo al primo sono invece diminuiti del 6,1% nell’ultimo anno. Cala anche il contributo alla natalità da parte dei cittadini stranieri. I nati da genitori in cui almeno uno dei partner è straniero continuano a diminuire nel 2022, attestandosi a 82.216 unità e costituendo il 20,9% del totale dei nati. Dal 2012, ultimo anno in cui si è osservato un aumento sull’anno precedente, queste nascite sono diminuite di 25.789 unità.
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