Germano Giorcelli, ex titolare del negozio ad insegna Ge Giocattoli di Seregno (MB), lo scorso 31 marzo è stato costretto a chiudere la propria attività di 70 m² con 40 m² di magazzino, che aveva inaugurato nel centro storico della cittadina con soddisfazione, nel giugno del 2009. Lo abbiamo incontrato per capire le motivazioni che lo hanno costretto a questa scelta. L’intervista completa su Toy Store. Come mai hai scelto nel 2009 di aprire un negozio di giocattoli? «Ho deciso di provarmi con un negozio vero e proprio, dopo aver avviato con successo da un anno e mezzo circa un’attività di e-commerce, appoggiandomi al portale eBay. Dopo aver individuato un locale adatto e una piazza interessante come il centro storico di Seregno, grazie soprattutto ai preziosi consigli di Luca Chirico, titolare de L’Idea che ti Manca di Mazzo di Rho (Milano), ho scelto di investire e puntare su questa attività al dettaglio». I primi risultati quali sono stati? «Il negozio è riuscito da subito a conquistare e fidelizzare la propria clientela, tanto che i risultati, già dal Natale 2009, quindi, dopo sei mesi dall’apertura, erano stati già molto incoraggianti. Per non parlare del 2010, anno in cui l’attività è stata, sin dai primi mesi, in ascesa e nel corso dei mesi, fino al gennaio-febbraio 2011, ha performato esponenzialmente sempre meglio. Certamente le spese di gestione del negozio, il magazzino e l’investimento costante per avere un assortimento sempre completo e d’appeal per la clientela, erano abbastanza impegnative, ma l’incremento costante di fatturato, mi permetteva di fare fronte con soddisfazione a tutti gli oneri, di riuscire ad ottenere il mio guadagno e anche di riuscire a sponsorizzare gli strumenti per promuovere e far conoscere ulteriormente il negozio in città». Quando sono arrivati i primi problemi? «Il decremento di fatturato ha avuto inizio lievemente a marzo del 2011 per peggiorare poi, almeno nel mio negozio, da maggio a luglio. In questo momento di difficoltà, ho scelto di appoggiarmi ai grossisti Caldara Giocattoli di Curno (Bergamo) e Ciantro di Severo (Milano) che mi hanno permesso di non appesantire il magazzino, avere merce sempre disponibile e in pronta consegna e preziosi consigli e strategie per affrontare al meglio la contrazione dei consumi». Poi è, comunque, arrivata la decisione di chiudere… «Ho iniziato a pensare di chiudere il negozio già dallo scorso Natale, in cui mi sono attestato sui numeri ottenuti ad inizio attività. La conferma di questa decisione è arrivata dai risultati ancora molto negativi registrati a gennaio e febbraio 2012: ho dovuto chiudere perché le spese di gestione del negozio, con l’abbassamento del fatturato, erano diventate insostenibili e, mio avviso, a causa della crisi economica e della contrazione dei consumi, non vi era modo di creare traffico in negozio. Ho scelto di chiudere per non perdere ulteriormente fatturato e ho deciso di puntare sulla mia attività on-line». Quale appello vorrebbe lanciare ai fornitori? «Mai come in questo momento, il Normal Trade ha bisogno di un ulteriore supporto e di una maggiore attenzione da parte dei player dell’Industria: servono prodotti esclusivi, listini differenziati o prezzi imposti per tutelare il dettaglio dalla concorrenza della Grande Distribuzione, ma soprattutto politiche che siano in grado di agevolare il Normal Trade. Credo sia necessario, sempre da parte dei fornitori, un sostegno per alleggerire il magazzino dei negozianti e un’apertura per quanto riguarda le rimanenze». © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare toystore.biz