La comunicazione nel Giocattolo vista da Giochi Preziosi

Toy Store ha chiesto ai player dell’industria un commento sulla situazione e l’evoluzione oggi della comunicazione nel mercato del Giocattolo: l’opinione di Alberto Picotti, direttore media e comunicazione di Giochi Preziosi. A partire dal 2011, la pubblicità televisiva non sembra essere più così incisiva come avveniva solamente fino a due anni fa: qual è la vostra opinione? «Quello a cui abbiamo assistito nel corso degli ultimi anni, a seguito soprattutto del procedere dello switch-off – ovvero del passaggio al digitale terrestre nelle diverse regioni – è stato un aumento dei canali dedicati ai bambini, una frammentazione del nostro pubblico di riferimento e la sostanziale e progressiva perdita di rilievo del canale televisivo di riferimento sui bambini che in passato consentiva di ottenere coperture importanti in brevi periodi garantendo la maggiore efficacia delle campagne. Per raggiungere il bambino ora è necessario “seguirlo” su una molteplicità di canali e piattaforme; ottenere coperture adeguate richiede un processo più lungo e faticoso. Sussiste inoltre il problema aggiuntivo– grazie alla varietà di opzioni – dell’incremento dello zapping da parte dei bambini, con cambi di canale all’inizio del break». Sono stati introdotti nuovi formati? Quali si sono mostrati realmente efficaci? «Noi operiamo con diversi formati in relazione alla tipologia di prodotto e di messaggio che vogliamo lanciare. Le campagne e le creatività devono “sposare” i prodotti, per cui a volte vi sono situazioni in cui – per esempio – una telepromozione può essere funzionale all’obiettivo di comunicazione, altri casi in cui invece questo formato appare poco efficace e risulta quindi consigliabile concentrarsi sulla creazione e pianificazione di uno spot “tradizionale”. Cerchiamo comunque di esplorare anche con gli editori e le concessionarie soluzioni nuove sia in termini di posizionamento e taglio dello spot, sia di creatività che integrino maggiormente lo spot nel flusso del palinsesto. Di solito queste azioni consentono di aumentare il grado di visibilità dello spot e quindi la sua efficacia». Come saranno suddivisi gli investimenti pubblicitari? A quale tipo di comunicazione darete maggiormente spazio? «La televisione rimane il media principale e quello che assorbe la quota maggioritaria dell’investimento. Stiamo rafforzando in modo importante ed esponenziale le nostre attività di presenza in store e di trade marketing. Il web sta inoltre assumendo un ruolo di maggior rilievo nel media mix».
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