“La sicurezza deve essere messa sempre al primo posto in ogni situazione”, afferma Elena Fontana, Project Manager Consumer Product Service di TÜV Italia. “Questo fattore è particolarmente importante quando si tratta di bambini e prodotti da loro utilizzati. Le normative sono chiare e stringenti e i prodotti devono essere necessariamente controllati da un ente che ne attesti la qualità e l’utilizzo in serenità”. Per i giocattoli nautici o acquatici è obbligatorio indicare anche la dicitura che ne sottolinei l’utilizzo in acque basse dove il bambino possa toccare il fondo con i piedi e la necessità della supervisione da parte di un adulto. I giochi da usare in acqua possono essere di svariate tipologie ma alcuni sono effettivamente giocattoli veri e propri, altri no.
Rientrano tra i giocattoli, quindi con marcatura CE obbligatoria:
• Giochi per il bagnetto destinati a bimbi molto piccoli;
• Imbarcazioni giocattolo, anche funzionanti a batteria;
• Materassini con lunghezza massima di 120cm e canotti gonfiabili per bimbi piccoli;
• Giocattoli gonfiabili come palle e pupazzi;
• Salvagenti gonfiabili per bimbi piccoli in grado di sostenere il peso del bambino.
Non sono invece da considerarsi giocattoli:
• Salvagenti con mutandina: essi non rientrano nemmeno tra gli ausili per il nuoto o DPI (Dispositivi di Protezione Individuale); sottostanno alla norma EN 13138-3, che stabilisce specifici requisiti di stabilità e galleggiabilità per evitare il ribaltamento; è vietato fabbricarli con colori o fogge tali da essere scambiati per giochi; non devono infine riportare diciture che alludano alla sicurezza (tipo “prodotto sicuro”).
• Braccioli e giubbotti galleggianti sono invece classificati come DPI e devono rispondere ai requisiti della Direttiva 89/686/CEE, essere conformi alla normativa EN 13138-1 e verificati da un Ente Notificato per la Direttiva DPI; i braccioli devono riportare le indicazioni sul peso dell’utilizzatore e altre istruzioni (es. camere d’aria sempre gonfie).
“Nonostante la normativa indichi chiare istruzioni, a volte non è così semplice distinguere un prodotto che sia da classificare come giocattolo oppure no. A questo proposito TÜV Italia organizza specifici webinar gratuiti intitolati “Giocattolo o non giocattolo: i prodotti border-line” con lo scopo di chiarire i dubbi in merito alla classificazione dei prodotti in zona grigia e, quindi, agli obblighi degli operatori del settore, fornendo anche delucidazioni sulle comunicazioni e avvertenze da riportare in etichetta per gli utilizzatori. Il webinar è tenuto da Cristina Marafante, Partner di TÜV Italia, Tecnico Sicurezza Giocattoli e Prodotti a Contatto con gli Alimenti, Esperto tecnico nella valutazione chimico-meccanica dei prodotti in generale, e dei giocattoli in particolare” – si legge nella nota stampa.
“La Direttiva Giocattoli 2009/48 – conclude Elena Fontana – ha infatti posto l’attenzione su una questione non marginale per importatori, fabbricanti e distributori di oggetti promozionali e per la GDO, che devono essere consapevoli di cosa il legislatore definisce con il termine giocattolo e quali sono gli obblighi a cui adeguarsi quando i loro articoli rientrano in categorie di prodotto comprese nella direttiva stessa o quando ne sono esclusi”.
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