La tragedia di Aldo Horvat, re dei giocattoli

Sabato notte Gianfranco Aldo Horvat, 67 anni, uno dei maggiori imprenditori italiani del giocattolo, è stato trovato morto in una casa della cittadina in provincia di Lucca insieme alla moglie di 64 anni Anna Grazia Satta. Gianfranco Horvat, nato a Padova il 29 agosto 1942, era molto conosciuto a Firenze per essere stato uno dei fondatori del gruppo Gig. Il padre aveva creato Horvat Giocattoli e lui, nel 1968, fondò Gig Giocattoli che in pochi anni diventò leader del mercato acquisendo la licenza Toy’s e poi Nintendo. Ma la crisi del settore e la frustrazione dei sogni di Borsa, portò nel 1999 al passaggio del gruppo nelle mani di Enrico Preziosi, che iniziò con una quota del 5 per cento fino a rilevare tutto. Dopo nove anni Aldo Horvat è tornato «in gioco» accettando l’invito della famiglia Fontani di assumere le cariche di presidente e amministratore delegato di Edison Giocattoli a Barberino del Mugello. A maggio in un’intervista a Toy Store, l’imprenditore sembrava entusiasta e non sembravano esserci problemi finanziari particolari. Poco dopo era volato negli Stati Uniti a caccia di nuovi mercati per i giocattoli Edison. Horvat sembrava aver ritrovato il vigore degli anni Novanta, quando il gruppo Gig era stato vicino alla quotazione in Borsa. Allora occupava oltre 600 dipendenti, 160 dei quali nell’area fiorentina. Dalla ricostruzione degli inquirenti si tratterebbe di un omicidio-suicidio. Sarebbe stato lui a sparare due colpi alla tempia della moglie per poi togliersi la vita puntando la sua calibro 38 alla bocca. Il ritrovamento dopo l’allarme lanciato da uno dei due figli, Leonardo, di 43 anni. Le indagini sono affidate al sostituto procuratore di Lucca Benedetta Parducci. Ieri insieme ai familiari, gli inquirenti hanno cercato di ricostruire i motivi che hanno spinto Horvat a uccidere la moglie e poi a togliersi la vita. Fra le ipotesi, il tormento dell’imprenditore per un tumore alla gola che lo perseguitava da tempo.
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