Lego Company: Jørgen Vig Knudstorp nuovo CEO

Malgrado la difficile situazione economica mondiale, Lego Company nel corso del 2004 ha incrementato i suoi risultati finanziari. I miglioramenti sono conseguenza del piano di ristrutturazione avviato all’inizio dell’anno e che ha previsto una generale riduzione dei costi di produzione e dei prezzi dei prodotti, una maggiore concentrazione sul consumatore e una maggiore velocità di sviluppo dei nuovi prodotti. Per meglio finalizzare questo piano di ristrutturazione Kjeld Kirk Kristiansen ha deciso di lasciare il proprio posto di Ceo e continuare come deputy chairman. «Da gennaio il mio compito è stato quello di dare una svolta alla società – ha affermato Kjeld Kirk Kristiansen – Ora la direzione è presa e il Piano sta dando buoni risultati. Per questo è il momento per il nuovo Corporate Management di entrare in piena attività e sono certo porteranno a termine gli obiettivi che sono di arrivare a break even per il 2005. Come socio sarò ancora vicino alla Società, come Deputy Chairman of the Board of Directors, e parzialmente come Chairman della LEGO Foundation». Il nuovo CEO di Lego Company è Jørgen Vig Knudstorp, ex Senior Vice President, Corporate Affairs. Grzie al piano di ristrutturazione, i costi sono stati ridotti di 161 milioni di euro dall’anno scorso e la forza lavoro ridotta di circa 1000 unità. A oggi le previsioni dell’azienda vedono una chiusura d’anno in calo di circa 30/50 milioni di euro, di gran lunga inferiore rispetto al calo del 2003 che è stato di 120 milioni di euro. Questo è un risultato considerato ulteriormente positivo dall’azienda perché le vendite del 2004 si attesta a 1 miliardo di euro contro i 1,12 miliardi nel 2003. «Data la contingenza – ha dichiarato Jørgen Vig Knudstorp – sarà improbabile riuscire a raggiungere il break even previsto per il 2004, anche per la situazione dei mercati amercano e giapponese che non hanno ancora dimostrato la ripresa attesa dall’inizio dell’anno. Ma lo otterremo per il 2005». In aggiunta per Lego si aggiunge un aumento della concorrenza nel mercato del giocattolo, cosa che comporta una forte pressione sui prezzi. Le vendite complessive in Europa sono leggermente in calo rispetto all’anno scorso, malgrado la notevole crescita nel Sud e Est Europa. Nessuna decisione definitiva è stata presa a riguardo, ma si pensa di affidare il Parco di Divertimento Legoland a una società separata, forse ancora parzialmente controllato dai proprietari.

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