Lego: tolta l’esclusiva sui “mattoncini”

Il regno della Lego non sarà più solo danese. Il produttore dei famosi mattoncini colorati non ha infatti l’esclusiva sulla vendita dei pezzetti di plastica a incastro per la costruzione di giochi. Lo ha stabilito oggi la Corte di giustizia europea, che ha respinto un ricorso del gruppo danese produttore di giocattoli. Lego aveva chiesto nel 1996 di essere registrato come marchio comunitario dei mattoni rossi di plastica che servono come base per la costruzione di giochi, un mezzo per impedire ai suoi concorrenti di commercializzare prodotti correlati nell’Ue. L’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno della Ue(Uami), che gestisce i marchi in questione, aveva aderito a questa richiesta nell’ottobre 1999, provocando un immediato ricorso del grande concorrente di Lego, la Canaddese Ritvik, ora diventata Mega Blocks, che nel 2004 aveva ottenuto la cancellazione della registrazione del mattone rosso Lego come marchio comunitario. A sua volta, Lego ha presentato un ricorso all’Uami contro questa decisione, che è stato respinto nel 2006, poi è ricorsa al Tribunale di primo grado della Corte di giustizia europea, che ha nuovamente respinto oggi la richiesta. Lego proporrà ancora un ricorso, ha detto oggi uno dei suoi portavoce. La Corte Suprema del Canada aveva già emesso una decisione simile nel 2005, ritenendo infondata l’azione contro Mega Bloks lanciato dalla Lego, che ha sostiene di detenere i diritti di proprietà intellettuale sui mattoni di plastica.

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