L’attuale rivoluzione digitale ha dato origine a nuove opportunità per le aziende, che attraverso il web trovano ulteriori opportunità di business. La crescita del web come canale d’acquisto per i Baby Product è guidata soprattutto dalla crescita esponenziale del “traffico” da mobile; APP e siti di e-commerce sono alla base di questo fenomeno. Lo smartphone e/o i device portatili, ormai posseduti dalla maggior parte degli italiani, sono diventati il mezzo più comodo e veloce per reperire informazioni, per comunicare ed effettuare acquisti. E’ cambiato così il comportamento d’acquisto delle mamme, le quali hanno percepito le opportunità offerte dal web come possibile strategia di risparmio in termini soprattutto di tempo e di servizi. La neomamma infatti per far fronte alla crisi economica e per garantire al bambino consumi di qualità, impiega il tempo libero nella ricerca di informazioni sul web, interpretato e vissuto come una vetrina di prova dei prodotti. E’ quindi importante comprendere il ruolo della mamma come origine dei cambiamenti che hanno caratterizzato l’intero Comparto dei Baby Product nel 2015. Queste ed altre informazioni, relative al comportamento di consumo, emergono dagli studi effettuati tramite Matercom. Attraverso rilevazioni quindicinali su un campione rappresentativo dinamico in Italia di 1500 mamme, Matercom misura i consumi ed i comportamenti ad essi correlati, relativi ai prodotti alimentari (baby food), prodotti per la pulizia, la cura del corpo (baby care), puericultura pesante e leggera (nursery). Il 28 giugno 2016 a Milano, presso la sala convegni dell’edificio storico di “Via San Vittore 49”, è stato presentato il “IV Rapporto sulla Maternità” redatto dall’Istituto di Ricerca Marketing Management, mediante l’utilizzo di Matercom.
Cresce il traffico da mobile
La crescita del web come canale d’acquisto per i Baby Product è guidata soprattutto dalla crescita esponenziale del “traffico” da mobile. Il 96% delle mamme possiede già almeno uno fra Smartphone, Tablet, I-Phone o I-Pad. Questi sono i mezzi più comodi e veloci per reperire informazioni, per comunicare ed effettuare acquisti. La “user experience” ormai dominata da applicazioni mobile, si caratterizza per una fruizione e condivisione dei dati rapida, intuitiva e sempre più integrata alle logiche social di “share & buy”. Il web ed i Social network ormai determinano le scelte di consumo degli utenti e sempre più spesso si sente parlare di social commerce, un’evoluzione dell’e-commerce che consiste in particolari piattaforme integrate ai social network, appositamente dedicate alla vendita. In risposta a tali fenomeni la struttura del Retail si sta modificando, nel tentativo di incontrare risparmio e prossimità dei consumatori. Per tali motivi si vedono crescere i canali alternativi. L’e-commerce ne è un esempio. Oltre il 70% delle mamme italiane pratica sistematicamente l’info-commerce per reperire “informazioni di prima mano” su prodotti e marche, interagendo sui social con altri acquirenti, scambiando opinioni e formando i propri “convincimenti valoriali”. I produttori mostrano piena consapevolezza che il retail del futuro sarà interattivo, di prossimità e di medie dimensioni. Grazie alla tecnologia i format di domani non avranno bisogno di grandi spazi commerciali e la gestione integrata migliorerà approvvigionamenti, rotazioni e fornirà informazioni sulle preferenze e le necessità della clientela; i driver “qualitativi” del cambiamento saranno la gestione del tempo, come risorsa preziosa, e l’etica di brand e prodotti (social responsability). In questa nuova configurazione multicanale in cui conta di più l’esperienza che l’acquisto stesso, il percorso inizia con la ricerca di informazioni sul mobile, prosegue in un punto vendita fisico con il compito di coinvolgere, stimolare e sedurre il cliente e si conclude con la condivisione dell’esperienza (word of mouth) nei social.
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