Marketing: il target junior in un libro

«Il figlio giovane è diventato un agente economico a pieno diritto». È quello che affermano Jean Paul Tréguer e Jean Marc Segati, autori del libro “I nuovi marketing” edito dal “Sole 24 ore”. «Tutte le aziende – affermano gli autori – cercano di “sedurre” i bambini e gli adolescenti. E lo fanno in modo scientifico. Perché sanno che in modo diretto o indiretto, attraverso il convincimento dei genitori e dei nonni, sono grandi consumatori». Quello degli junior (gli esperti di marketing definiscono il target dei giovani in questo modo) è ritenuto dai manager che devono far crescere i profitti della propria azienda uno dei mercati più interessanti da “aggredire”.Lo hanno teorizzato Jean Paul Tréguer e Jean Marc Segati nel volume che dedica proprio al “Marketing junior” una cinquantina di pagine: «L’uovo di colombo – si legge sulla copertina – è identificare segmenti di mercato particolari e indirizzarsi con azioni mirate». La sfida è quella di «sedurre e fidelizzare i bambini – affermano.«Il bambino – si legge nel libro – è un consumatore a pieno titolo quando si avvale della sua paghetta che gli viene assegnata dai genitori a seconda dell’età». Una somma davvero importante, quella che finisce ogni anno le tasche dei più piccoli. Senza dimenticare che alla paghetta si aggiungono altre entrate. «Le tasche infantili – sostengono i due autori – sono molto profonde». Un pioniere del marketing junior in Europa, Joel-Yves Le Bigot, ha quantificato il potere di influenza economica diretta o indiretta dei giovani in una quota equivalente al 43 per cento del consumo familiare: «Il che significa – ha detto – una montagna di denaro».

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