Il mercato del modellismo ferroviario in Europa ha un giro d’affari di oltre 1 miliardo e mezzo di euro. Di questa cifra la metà riguarda la Germania, l’Austria e la Svizzera, mentre solo il 5% è fatturato in Italia, dove i negozi di modellismo sono ormai poco meno di 200. Sono le cifre fornite da Paolo Prandi, amministratore unico di Lima. La società, con sede a Brescia, sta rilanciando la propria attività non solo nel settore del modellismo, con cui raggiunge quasi il 90% del dettaglio specializzato italiano e distribuisce anche in Europa e negli Stati Uniti (qui tramite la società Walther, fatturando 5 miliardi di lire), ma nel settore giocattolo (dettaglio e Grande Distribuzione). La società si pone da quest’anno con il marchio unico Lima, avendo raggruppato in sé la produzione e la distribuzione di Rivarossi, marchio storico del modellismo italiano dal 1945, della tedesca Arnold, della società francese Jouef e gli stampi per la fabbricazione delle macchinine italiane Pocher. Lima ha uno stabilimento a Vicenza, uffici a Brescia e una filiale in Franica. Attualmente propone un catalogo che comprende oltre al modellismo ferroviario, trenini giocattolo, radiocomandi ed elettrodomestici giocattolo anche a marchio Aeg e Vorwerk Folletto. Da novembre Lima proporrà in televisione uno spot pubblicitario e da settembre inizierà una campagna di comunicazione sulla stampa specializzata. Lo spot era stato contestato qualche mese fa dal Giurì di autodisciplina pubblicitaria per i contenuti che ironizzano sulla figura della donna-casalinga (in particolare frasi come: “Mio marito mi ha comprato l’aspirapolvere”…), ma Lima non è stata condannata e potrà trasmettere lo spot. Si è conclusa anche la vicenda che aveva portato la passata gestione di Rivarossi a un contenzioso con la Lego: Lima non produrrà mattonicini di alcun tipo e quindi non si porrà in concorrenza con tale azienda. Dall’inizio di maggio, invece, ha iniziato un servizio di assistenza post vendita per i propri clienti. Lima fattura circa 15 milioni di euro e il 65% di questa cifra è dovuto alle vendite in Italia, Francia, Germania e Austria, dove dovrebbe aprire un’altra filiale. L’obiettivo di Lima è di arrivare a fatturare 25 milioni di euro entro il 2005.
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