È stata costituita NürnbergMesse Italia con sede a Milano. L’obiettivo è quello di dare consulenza in madrelingua e supportare le imprese italiane che parteciperanno alle manifestazioni all’estero. Con oltre 1.300 aziende espositrici e 12.000 imprese in visita, l’Italia è ogni anno la nazione straniera maggiormente rappresentata ai saloni fieristici di Norimberga. Per sfruttare al meglio questo potenziale NürnbergMesse Group ha deciso di costituire l’affiliata NürnbergMesse Italia con sede a Milano. Sono stati nominati amministratori Stefania Calcaterra e Thomas Schlitt che succedono a Marcello Raile. Quest’ultimo, titolare di Italwerbung, è stato il volto per 18 anni della NürnbergMesse in Italia. «È nostro obiettivo strategico essere rappresentati in tutti i principali mercati esteri con società affiliate di nostra proprietà», spiega Bernd A. Diederichs, amministratore di NürnbergMesse. Dopo Cina, Nordamerica e Brasile è toccato all’Italia. Lo scopo della filiale italiana è quello di dare consulenza in madrelingua. Infatti NürnbergMesse Italia supporterà le imprese italiane che parteciperanno alle manifestazioni all’estero, sia come espositori sia come visitatori. Nel contempo assisterà clienti vecchi e nuovi nelle rispettive attività di mercato. Con un’azione di consulenza individuale farà conoscere alle ditte italiane il portafoglio di manifestazioni della NürnbergMesse e le aiuterà ad aprirsi nuovi mercati all’estero. «L’Italia potrebbe quasi essere l’inventore del concetto di ‘fiera’. Noi italiani amiamo comunicare e ci piace fare affari. I saloni specializzati riuniscono il meglio di questi due mondi. Perciò anche il potenziale di aziende italiane nel sito fieristico di Norimberga e nei saloni esteri del NürnbergMesse Group nell’America del Nord e del Sud, in Russia, Giappone, Cina e India non è ancora di gran lunga esaurito», sostiene Stefania Calcaterra. Al momento non è in progetto che, oltre all’attività dedicata, la NürnbergMesse Italia organizzi anche delle fiere specializzate in Italia. Tuttavia i due amministratori, Calcaterra e Schlitt, non vogliono escludere a priori questo campo d’azione: «disponiamo della relativa competenza e sappiamo valutare bene il mercato italiano». Fonte Print-Pack.it.
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