Natale: cresce il giocattolo made in Italy

Recupero inatteso dei giocattoli Made in Italy grazie a un esercito di 779 imprese, di cui il 92,3% e’ di piccole dimensioni e ha concorso nel 2006 a far aumentare l’export del 6,4% rispetto al 2005. Le regioni con il maggior numero di produttori di giocattoli sono Lombardia (183 aziende), Emilia Romagna (83), Veneto (74), Piemonte (73) e Toscana (54). Le province sono il Verbano Cusio Ossola, Varese, Sassari, Como e Lodi. Sono questi i dati di Confartigianato sul Natale 2007 che ha segnato la riscossa della nostra produzione di giocattoli nel mondo. Secondo le elaborazioni dell’Ufficio studi di Confartigianato, le aziende italiane produttrici di giochi e giocattoli danno lavoro a 5.866 addetti, realizzano un fatturato annuo di 962,3 milioni di euro ed esportano il 47,1% della produzione. 
Ma soprattutto, nel 2006 le vendite all’estero di giocattoli italiani si sono attestate a 460,9 milioni euro, con un aumento del 6,4% rispetto al 2005. 
Il 76,1% delle nostre produzioni (pari ad un valore di 350,8 milioni) raggiunge i Paesi europei, soprattutto la Francia (per un valore di 68,3 milioni), il Belgio (58,4 milioni), la Germania (51,2 milioni). Il 10,2% (pari a 47 milioni) vola nel continente americano, il 4,4% va in Asia (20,2 milioni) e il 9,3% (42,9 milioni) nel resto del mondo. In particolare, negli Stati Uniti le nostre esportazioni sono aumentate del 27,8% tra il 2005 e il 2006. Ma anche in Cina i nostri giocattoli cominciano ad essere apprezzati, tanto che nel 2006 le vendite nel Paese del Sol levante sono quasi quadruplicate ed hanno raggiunto il valore di 3,5 milioni di euro. Confartigianato ha rilevato un rallentamento del fenomeno delle importazioni di giocattoli dall’Asia. 
Nel 2006 ne abbiamo acquistati per 602 milioni di euro, contro i 618 milioni di importazioni del 2005.

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