«Per destagionalizzare bisogna far crescere categorie più adatte alla prima parte dell’anno»

A che punto è la destagionalizzazione nel segmento del giocattolo? Secondo lei, si sono fatti dei passi in avanti in questa direzione?

«Personalmente ne sento parlare da molto tempo, ma vedo pochi risultati in merito e ritengo che il motivo sia dovuto all’errata direzione finalizzata ad un’anticipazione degli acquisti di Natale quasi come se si volesse “rubare” acquisti da questo evento. Per me destagionalizzare significa piuttosto impegnarsi a far crescere categorie più adatte alla prima parte dell’anno come outdoor e giochi all’aperto».

Che cosa a suo giudizio potrebbe davvero aiutare a destagionalizzare questo mercato?

«Come anticipato io credo che l’offerta giochi un ruolo fondamentale e dovrebbe focalizzarsi sulle reali occasioni di acquisto della primavera, piuttosto che capire come vendere le proprie linee prodotto in un periodo differente. Questo implica che destagionalizzare è un qualcosa che abbraccia una strategia più ampia e non è solo una questione tattica di investimenti».

La comunicazione televisiva può contribuire alla destagionalizzazione? In quest’ottica la vostra azienda considera importante investire in comunicazione sui canali tv anche nel primo semestre dell’anno?

«Credo che la Tv serva ben poco. Inoltre, considerate le dimensioni del nostro mercato, gli investimenti televisivi in Primavera difficilmente vengono ripagati dalle vendite. Questo vale anche per i prodotti più grandi del mercato. Spin Master ha abbracciato queste tematica in maniera molto strategica e lata: le recenti acquisizioni di alcune aziende come Swimways sono proprio l’esempio calzante. Quella di Spin Master è una strategia di destagionalizzazione del portafoglio prodotti e attività di business, più che di prodotti in sé».

Pensa che possa servire creare linee apposite per l’out of season?

«Esatto, come espresso sopra è questa la direzione da prendere».

Cosa consiglierebbe loro di fare in vista di un incremento della pedonabilità anche nei periodi non corrispondenti all’alta stagione?

«Cambiando le leve di marketing che finora hanno dimostrato di non funzionare: spostarsi dal prezzo all’esperienza di visita nel punto vendita. In questo loro possono giocare un ruolo importante. Basta far un esempio: si immagini delle aree ludiche all’interno dei negozi con laboratori esperienziali; le famiglie ricercano questo genere di attività e ne abbiamo riscontro ogni volta che ne creiamo una. La partecipazione sarebbe elevata e da lì all’acquisto il passo è breve. Questo è solo un esempio».

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