Nel corso del convegno svoltosi questa mattina a Milano a Palazzo Turati è stato presentato lo studio dal titolo “La contraffazione in Italia”, realizzato dall’American Chamber Of Commerce In Italy in collaborazione con Kpmg e disponibile a partire da oggi presso l’ente. Dopo i saluti introduttivi di Mario Resca, Presidente AmCham Italy, e di H.Kirby Ressler, console Usa a Milano, il compito di presentare la ricerca è stato affidato a Enrico Sassoon, ad AmCham Italy, Luciano Daffarra, presidente del comitato per la tutela della proprietà intellettuale dell’ente, e Stefano Fortunato di Kpmg. Il lavoro ha inteso conferire al fenomeno della contraffazione una dimensione globale, includendo una molteplicità di settori colpiti: audiovisivi, pay-Tv, musica, software, videogiochi, libri, moda, ma anche orologi, sport, consumo domestico, alcolici e giocattoli, benché per questi ultimi non sia stato possibile ottenere dei dati attendibili. Il danno economico globalmente apportato dalla contraffazione al mercato italiano nel 2001 è stato stimato in 4.233.000 mld di euro, mentre l’evasione dell’Iva risulta pari a 1.546.000 mld di euro. Il segmento più colpito risulta essere quello della moda, con 2.288.000 mld di danno economico e 896 mln di evasione fiscale, seguito dalla pay-Tv, con 683 mln e 273 mln di euro, e dal software, con 523 mln e 105 mln. Si succedono poi nell’ordine i videogame (311 mln e 72 mln di euro), la musica (166 mln e 37 mln di euro), gli audiovisivi (156 mln e 103 mln di euro) e i libri (106 mln e 60 mln di euro). Alla presentazione della survey sono seguite una serie di testimonianze da parte dei rappresentanti delle associazioni interessate dal fenomeno della contraffazione, che hanno commentato positivamente il lavoro svolto e approfondito brevemente alcuni aspetti delle problematiche specifiche di ciascun settore. In particolare sono intervenuti Ivan Cecchini (Aie), Luciano Daffarra (Fapav), Nicola Galtieri (Bsa), Enzo Mazza (Fimi/Fpm), Marco Melai (Aesvi), Silvio Paschi (Indicam). A questi relatori si sono aggiunti Gianluca Braghò, sostituto procuratore del Tribunale di Milano, che ha sottolineato la frequente problematicità dell’interpretazione della normativa in materia di tutela del diritto d’autore, e Katia Di Roberto, Commissario Capo del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Lombardia, che ha illustrato l’attività di contrasto svolta dalle forze di Polizia.
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