Plast Wood: parte il piano di rilancio

Dopo un periodo turbolento, Plast Wood presenta un piano industriale finalizzato al riposizionamento sul mercato e al risanamento finanziario della società. Entro il 2010 la situazione dovrebbe migliorare nettamente. Il primo tentativo di rilancio, l’azienda l’ha avuto con il buon sell out dei prodotti brandizzati Tartarughe Ninjia, il marchio concesso dall’americana 4Kids che ha attirato migliaia di piccoli fan dei personaggi dei cartoni animati. È uno dei fronti aperti nella strategia, affidata da Tusacciu ad un gruppo di manager tutto nuovo. Infatti, dopo il tracollo del 2005, l’imprenditore calangianese ha rinnovato completamente il management dell’azienda. Edoardo Tusacciu, dopo molti mesi di silenzio, spiega le ragioni della cassa integrazione per i 140 dipendenti dello stabilimento nella zona industriale di Tempio e dell’esposizione finanziaria vicina ai 10 milioni di euro. E dà il via al piano di risanamento. «Abbiamo fatto degli errori – commenta Tusacciu – Parlo del periodo compreso nel biennio 2004/2005. Lo sforzo finanziario e di innovazione è stato grande. Ma invece di cercare nuovi mercati, ridurre i costi, razionalizzare la produzione, abbiamo giocato all’attacco, senza pensare ai colpi che avremmo ricevuto». Tusacciu ora sta seguendo personalmente l’azienda e ha chiamato alcuni manager di primo piano ad affiancarlo, tra cui Paolo Benvenuti, esperto in organizzazione aziendale, e Gianni Grazioli, nato e cresciuto nel mondo del giocattolo, specializzato in marketing internazionale. «Adesso abbiamo degli obiettivi chiari – continua Tusacciu – e ci serve tempo per riposizionare l’azienda. Con qualche garanzia: di recente il nostro marchio Supermag è stato valutato da un’agenzia internazionale, circa 30 milioni di euro. Inoltre abbiamo raggiunto un importante accordo con una catena di distribuzione britannica». Il mercato anglosassone è decisivo. «La situazione è difficile, ma abbiamo risorse umane e potenzialità per superarla». A New York è stato inoltre presentato un nuovo prodotto, per ora top secret. Altre buone notizie potrebbero arrivare dagli Usa dove i tribunali trattano le cause civili promosse da famiglie di bambini che si sono fatti male giocando con barrette magnetiche prodotte in Cina e messe sul mercato a prezzi bassissimi. Una delle ragioni del tracollo, infatti, è stata la spietata concorrenza cinese che ha immesso sui mercati internazionali imitazioni di Supermag a basso costo.

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