Pokémon, focus sul licensing della property Kids

Nati nel 1996, grazie ai videogiochi per Game Boy Pokémon Rosso e Blu ideati da Satoshi Tajiri, i mostriciattoli tascabili Nintendo hanno guadagnato da subito una fama senza precedenti fino a diventare oggi uno dei franchise multimediali più redditizi al mondo (secondo solo a Super Mario), con vendite stimate oltre i 100 miliardi di dollari. Un fenomeno inarrestabile e in continua espansione che non smette di aggiungere nuovi fan ogni giorno. In 27 anni di vita i Pokémon hanno venduto più di 380 milioni di copie con oltre 70 videogiochi, tra spin-off e titoli della serie principale. Ma il successo non si ferma ai videogiochi, investe anche il mondo delle carte collezionabili, che sono uno dei GCC di maggior successo di tutti i tempi con incassi miliardari; oltre a quello del cinema, della televisione e naturalmente del licensing.

Il successo dei Pokémon si riflette, infatti, anche attraverso il licensing, che tocca le più diverse categorie merceologiche e che trova la sua perfetta collocazione nel giocattolo e nell’abbigliamento. A ottobre 2022 – dopo Harrods e Selfridges a Londra e KaDeWe a Berlino – le 8 vetrine della Rinascente hanno raccontato proprio questo fenomeno pop in continua evoluzione e crescita, che vanta recentemente la capsule collection Pokémon × DLYNR che include T-shirt, felpe e accessori; ma anche le sneakers PUMA, Converse e Geox; il fashion set Balmain per Pokémon Trainer in edizione limitata; e le collezioni Pokémon by Bershka, LEFTIES e Levis. Senza dimenticare gli accordi con Casio per gli orologi da donna, le figure in vinile Funko e molto altro ancora.

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