Preziosi: il presidente contestato dai tifosi del Como

Da ieri sui muri del capoluogo lariano sono comparsi numerosi volantini con disegnato il volto di Enrico Preziosi (ex patron del Como e oggi del Genoa Calcio, nonché presidente del gruppo di giocattoli Preziosi) dentro una gabbia, chiusa da un grosso lucchetto. I malumori dei tifosi del Como, in questi giorni, sono legati soprattutto al fatto che la Lega Calcio non ha accolto l’affiliazione della loro squadra in serie C2, decisione che, se confermata, comporterebbe l’esclusione del club dal calcio professionistico. Il Como dovrebbe così ripartire dall’eccellenza. Ma non si sono fermati qui: i tifosi comaschi, che accusano l’attuale patron del Genoa Calcio di aver fatto fallire la Calcio Como e di aver contribuito alla sua disfatta, ieri sera sono anche scesi in piazza per manifestare a favore della loro squadra e contro Preziosi. “Arrestate Preziosi”: questo il grido che alcuni centinaia di tifosi hanno accompagnato alla sfilata nel centro città. Nel frattempo si sono conclusi ieri gli interrogatori sulle presunte partite comprate dal Genoa. Dopo Enrico Preziosi è stato interrogato anche il figlio Matteo Preziosi, figlio del presidente, che si è presentato all’Ufficio Indagini della Figc ma si è avvalso della facoltà di non rispondere “per una serie di ragioni di carattere tecnico”, ha affermato il suo avvocato, come ad esempio, perché considera le intercettazioni “inutilizzabili”.

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