Pubblicità: Giochi Preziosi preoccupata per la legge Gasparri

Anche Giochi Preziosi si inserisce nel coro di protesta contro l’emendamento alla legge Gasparri sulla tv proposto da Rifondazione Comunista e passato per ora alla camera dei Deputati. In pratica nell’articolo 10 del decreto Gasparri che riforma l’emittenza televisiva è stato inserito il divieto di impiegare negli spot televisivi i bambini con meno di 14 anni (praticamente il 30% della produzione pubblicitaria italiana). Il decreto potrebbe essere approvato dal 14 novembre in poi e quindi potrebbe scattare per gli spot già in programmazione in prossimità del Natale. Insieme all’Upa (Utenti Pubblicità Associati) e a diverse aziende, anche Giochi Preziosi (che investe oltre il 90% della sua spesa pubblicitaria in televisione) è preoccupata per le conseguenze che potrebbero scaturire da questa nuova legge. Oggi Alberto Picotti, media manager dell’azienda di giocattoli, ha infatti dichiarato a Il Sole 24 Ore che “la presenza di bambini negli spot è un elemento costante e ripetuto, fondamentale per comunicare efficacemente il prodotto (..) La norma espressa nell’emendamento alla Gasparri non mi risulta abbia pari nella legislazione europea (..) e rappresenta un grosso problema non solo per le aziende, ma anche per le emittenti e gli editori (…). Temo che un periodo di interregno ci sarà e proprio sotto Natale”.

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