Secondo quanto pubblicato da La Repubblica, sembrerebbe che la joint venture stretta tra Giochi Preziosi e Artsana sia sulla strada dello scioglimento. L’accordo tra le due realtà industriali, che prevedeva il conferimento a una newco dei rispettivi marchi attivi nel settore retail, da Prénatal a Toys Center fino a Bimbo Store, rischia, infatti, di avere vita breve. L’operazione era partita, secondo quanto dichiarato da Enrico Preziosi, patron di Giochi Preziosi, con un obiettivo di fatturato di un miliardo nel giro di due o tre anni, per arrivare alla quotazione in borsa. Secondo quanto riportato da Repubblica, sul fronte del giro d’affari la quota di un miliardo sembra non sia lontana, ma che sia necessario che la massa gestita aumenti ancora: nei primi nove mesi di vita la società ha iscritto a bilancio ricavi per 721 milioni di euro, a fronte di un utile operativo pari a 3,9 milioni di euro. Ad aprile di quest’anno, inoltre, la famiglia Catelli, proprietaria di Artsana, ha ceduto per circa 750 milioni di euro il 60% del capitale dell’azienda al fondo Investindustrial del finanziere Andrea Bonomi. E sempre secondo quanto pubblicato da La Repubblica, prima dell’estate sul tavolo di Investindustrial pare sia arrivato il dossier della joint venture con Giochi Preziosi. Preziosi e lo stesso Bonomi sarebbero d’accordo sulla necessità di avere un solo azionista a capo delle società per poter prendere decisioni nella maniera più rapida e decisiva. La newco era nata dall’idea di due imprenditori ma, ora che una delle controparti è un investitore finanziario, l’approccio e l’obiettivo dell’operazione sembrano essere destinati a cambiare. A questo punto la strada potrebbe essere una sola, ovvero che uno dei due soci rilevi la quota dell’altro. Ed è più probabile, secondo La Repubblica, che a farlo sia Bonomi.
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