Rainbow: rinuncia alla quotazione in borsa

Stop al progetto di quotazione in borsa. Porta aperta invece «all’ingresso nel capitale di un partner industriale solido che possa contribuire all’ulteriore sviluppo della nostra azienda». Iginio Straffi, fondatore e residente di Rainbow dice addio, almeno temporaneamente, all’idea di sbarcare a Piazza Affari, viste le condizioni critiche in cui versano i mercati. E punta, invece, sulla partnership industriale, unica soluzione per dare ulteriore slancio allo sviluppo di un’azienda che in pochi anni dal nulla ha conquistato il mercato dei giocattoli. «Non abbiamo alcun problema di liquidità, generiamo anzi un forte flusso di cassa e stiamo continuando a centrare gli obiettivi che ci siamo posti nel business plan – dice Straffi – tuttavia ci sentiamo pronti a valutare la collaborazione con altri partner industriali che possano aiutarci a crescere e sviluppare le nostre potenzialità: pensiamo ovviamente a soggetti strutturati, magari nel settore del broadcasting». I dati di bilancio confermano, inoltre, l’ottimo stato di salute dell’azienda: il primo semestre si è chiuso con un fatturato di 25 milioni di euro, in crescita del 52% rispetto a giugno 2007. In crescita del 60% l’Ebitda margin, mentre i profitti hanno superato gli 8 milioni di euro con un net profit margin superiore al 33%. Fonte Il Sole 24 Ore

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