“Ridare magia al Toy Store”

Agente dal 1989 e attuale titolare dell’agenzia Toys&Games di Firenze insieme a Federica Simonetti, Massimo Fontanelli opera nelle regioni della Toscana e dell’Umbria, da lui definite come zone coperte «da pochi dettaglianti, ma di grande qualità, che si evidenziano ancora oggi per un’attenzione al giocattolo tradizionale».Quali sono le problematiche principali nel suo rapporto con i negozianti?«Il cliente ha bisogno di tornare a fidarsi delle aziende e, di conseguenza, dell’agente che le rappresenta sul territorio. Negli anni passati la tendenza ad appesantire il punto vendita con prodotti e programmi che nel breve-medio periodo non hanno rispecchiato le aspettative, ha sicuramente creato un po’ di sfiducia nei confronti dei vari player del settore. Direi che anche il credito è sicuramente un problema sempre più importante e contingente»E con le aziende?«L’industria deve guardare all’agente sempre più come un collaboratore. Esso è infatti il contatto, l’informatore e anche il consigliere della zona servita. Non un semplice attore, non protagonista, troppo spesso considerato facilmente sostituibile».Quali consigli si sente di dare al Trade?«Per quanto riguarda il canale specializzato, continuare a credere nel giocattolo tradizionale di qualità, investire nelle aziende emergenti che possono offrire maggiore differenziazione e marginalità. La corsa al prezzo più basso, la guerra contro la Gd, non paga. Assortimento, differenziazione e professionalità sono le uniche soluzioni. Tradizione, ma con un occhio ai prodotti innovativi, la creazione di eventi sul punto vendita in collaborazione con le aziende e, non ultima, la formazione e il coinvolgimento del personale di vendita. Il cliente finale, genitori e bambini, devono ritrovare la “magia ” del negozio di giocattoli».L’intervista completa sul numero di giugno di Toy Store attualmente in distribuzione.
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