Salina fa il bis

Come è strutturato il nuovo Salina?

«Lo store è suddiviso in due stanza separate, collegate da un corridoio: la prima è uno shop in shop Stokke, mentre la seconda è un compendio, sia nel layout sia nell’assortimento, del negozio storico di viale Abruzzi, tanto che abbiamo scelto di chiamarlo Mini Salina. Il punto vendita è situato in una zona strategica, vicino alla fermata della metropolitana, in cui mancava un’attività specializzata nella Prima Infanzia in grado di proporre una selezione di prodotti completa e differenziante. In questo negozio, ovviamente, offriamo tutti i servizi, i corsi e le attività che vengono proposte nello storico Salina».

Come mai avete scelto di aprirlo?

«Il progetto è stato avviato su un impulso di Stokke, ma da sempre, essendo mio padre nativo di quel quartiere, speravano di riuscire ad ampliare il nostro business in quell’area commerciale. L’idea si è poi concretizzata perché siamo riusciti a trovare la giusta location con un accordo vantaggioso, che abbiamo ristrutturato e personalizzato per renderla perfetta per noi e il nostro partner Stokke».

Le novità, però, non si esauriscono con l’apertura del nuovo punto vendita. Cosa potete raccontarci a livello di innovazione?

«Ovviamente non restiamo mai fermi e, quindi, abbiamo scelto di aprirci anche all’e-commerce, avviando il nuovo portale babymilano.it, con cui puntiamo a conquistare una clientela estera sempre più ampia, offrendo un assortimento di elevata qualità. Anche per quanto riguarda il commercio digitale, portiamo avanti la politica della nostra insegna, ovvero non entrare mai nelle sterili battaglie di prezzo, ma creare valore per il mercato.

Come promuovete il “brand” Salina?

«Lavoriamo molto con i social network, in particolare Instagram, Facebook e Pinterest e con Google Plus, strumenti per cui abbiamo personale esclusivamente dedicato. Facciamo molto attenzione a rispondere sempre in modo puntuale e cortese alle richieste e alle recensioni inviate dalla clientela. Puntiamo, inoltre, sugli eventi, organizzati grazie ad alcune collaborazioni con influenti gruppi di genitori su Facebook e sui corsi pratici rivolti alle mamme e i papà: tutte strategie che ci aiutano ad aumentare il traffico in store. Ma non solo. Ancora oggi niente funziona meglio del passaparola. E questo vale sia per i punti vendita fisici sia per la Rete, o meglio ancora per i social media. Proprio per questo al primo posto mettiamo sempre la cura del nostro consumatore».

Potete svelarci altri progetti per il futuro?

«Ne abbiamo sempre molti in cantiere, ma è presto per rivelarli».

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