G di Giochi apre uno dei suoi primi punti vendita più importanti nel 2011 a Bergamo. Ora il numero dei negozi è salito a 15 con l’ultima apertura a Empoli. Come vi siete evoluti nel corso di questi dieci anni?
La nostra è stata un’evoluzione costante e pianificata. Siamo in continuo sviluppo e non vogliamo rimanere fermi neppure in questo biennio così difficile.
Cosa è rimasto saldo nella vostra mission e cosa è cambiato?
Sicuramente i nostri punti fermi sono e saranno sempre la profondità di assortimento e la cura estetica dei negozi. Dal primo al 15esimo negozio faccio fatica a dire cosa sia cambiato, e la cosa non mi dispiace perché vuol dire che in 10 anni abbiamo mantenuto inalterati ciò che erano e sono i nostri principi.
L’insegna, prima indipendente, ora è affiliata a Giocheria: come mai avete scelto di entrare a farvi parte?
Avere 15 negozi è sicuramente stimolante, ma far parte di un gruppo di 400 negozi lo è ancor di più. La mia famiglia è molto legata al gruppo Preziosi e fin da subito abbiamo creduto in questo progetto, tanto da diventarne soci.
Quali sono i vantaggi di far parte di un gruppo?
I vantaggi sono molteplici: basti pensare a tutti i prodotti a marchio privato che noi da soli non avremmo mai potuto avere, o a quelli in esclusiva che ogni anno le aziende ci propongono. Poi c’è il marketing, sul quale c’è ancora molto da lavorare anche se le potenzialità del marchio sono enormi.
Quali sono i punti di forza dei vostri negozi?
Mettiamo sempre il cliente al centro, offrendo cortesia, professionalità e servizio. Abbiamo un ottimo programma loyalty, vastissimo assortimento e dipendenti estremamente qualificati.
Quale segmento di prodotti porta oggi i maggiori risultati? Perché?
Sicuramente tutto il private label di Giocheria è diventato in soli due anni la categoria più importante e redditizia. Il perché è molto semplice: sono prodotti definiti “every day items” a bassissimo rischio e con alta rotazione e alta marginalità. E poi non si trovano da nessun’altra parte se non nei negozi giocheria.
Quale segmento è in maggiore sofferenza quest’anno? Perché?
Non saprei dire quale segmento sia più in crisi. Sicuramente per il secondo anno consecutivo abbiamo avuto un carnevale disastroso per i motivi che tutti conoscono, però non vedo una sofferenza su segmenti specifici.
Quali nuove tendenze si sono affermate nei negozi?
Per le femminucce tutto ciò che è fashion va sempre bene, come ad esempio Lol Surprise!, Na! Na! Na! Surprise, l’intramontabile Barbie e adesso stanno partendo le vendite anche delle nuove Rainbow High. I maschietti sono abbastanza abitudinari con Lego, Action Figures, Nerf e veicoli in generale, mentre i genitori ultimamente prediligono i giochi Montessoriani.
Com’è cambiato il consumatore, a seguito della pandemia?
Per quanto mi riguarda è cambiato in meglio: è meno esigente e più tollerante nei nostri confronti. Forse capisce le difficoltà di noi commercianti in questo periodo.
Quali strumenti di marketing&comunicazione utilizzate per fidellizzare la clientela?
A livello di marketing lavoriamo a 360 gradi: ho un’agenzia social che lavora molto bene e che mi gestisce Facebook, Instagram e sito e-commerce. Abbiamo più di 60.000 tesserati che ogni mese ricevono sms e newsletter con sconti e promozioni varie. Distribuiamo 7 volantini all’anno e ogni mese abbiamo promozioni dedicate ai nostri tesserati.
Com’è organizzato il vostro e-commerce?
Siamo partiti con l’e-commerce tardissimo rispetto agli altri, per l’esattezza a novembre dello scorso anno, però devo dire che ci sta dando grandi soddisfazioni, al punto di assumere una persona a gestire solo quello a tempo pieno. Tutti gli ordini che ci arrivano sul sito vengono evasi dai punti vendita, a seconda della disponibilità del prodotto. Anche per l’e-commerce facciamo molte campagne promozionali per attirare clientela.
Che rapporto avete con l’industria?
Penso di poter affermare che abbiamo ottimi rapporti con tutti i nostri fornitori. Ci conosciamo tutti da una vita e c’è molta stima reciproca.
Quale futuro per il mercato della Giocattolo?
Noi siamo sempre ottimisti, nonostante la pandemia, nonostante Amazon e nonostante la costante riduzione delle nascite. Credo però che i negozi specializzati, in ogni settore, se riusciranno a resistere a questa crisi, ne trarranno beneficio in futuro.
Quali sono gli obiettivi per il 2021 del gruppo?
Quest’anno abbiamo in programma due nuove aperture, oltre all’affermazione dell’online che per noi dovrebbe valere quanto un negozio di fascia alta in termini di fatturato. Inoltre stiamo rinnovando i punti vendita più “anziani” dando loro un tocco di colore e con l’aiuto dei fornitori stiamo “customizzando” gli scaffali per aumentare sempre più la customer experience
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