Stefano Soro, responsabile dell’unità che nella Commissione europea si occupa della sicurezza dei prodotti, interviene sulla questione del Made in Cina. La sicurezza dei giocattoli europei esce a testa alta dallo screening condotto dalla Commissione europea sui sistemi di produzione e importazione dei prodotti. «I risultati di questi due mesi di analisi a tutto tondo – ha spiegato Soro – sono molto buoni. Anche per quanto riguarda il mercato cinese: per la prima volta finalmente Pechino ha preso sul serio l’impegno per migliorare il livello di sicurezza dei prodotti che vengono prodotti nel proprio territorio». «Abbiamo finalmente ottenuto progressi tangibili. Ora possiamo dire che la stragrande maggioranza dei prodotti di derivazione cinese è sicura – prosegue Soro – Le autorità hanno analizzato i quasi mille casi di prodotti cinesi non sicuri ritirati dal mercato Ue tra settembre 2006 e agosto 2007 e hanno iniziato ad investigare. Nel 43% dei casi esaminati sono state prese misure correttive, tra cui il divieto per il produttore di esportare, l’introduzione di una supervisione controllata sulla produzione e in certi casi è stata imposta la modifica del prodotto. Grazie alle nostre pressioni, Pechino ha iniziato una campagna di controlli di quattro mesi, che l’ha portata ad oggi, dopo 90 giorni, a investigare su 3000 fabbriche e ha revocare o sospendere la licenza a 750 produttori di giocattoli. Altre 690 società state poi obbligate a rinnovare le proprie strutture».
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