Mattel chiede scusa per i giocattoli tossici ‘made in China’. Davanti al Congresso Usa, il direttore esecutivo, Robert Eckert (nella foto), si è impegnato a sostenere il rafforzamento dei controlli deciso dall’agenzia americana preposta alla sicurezza dei consumatori (Cpsc). E intanto l’Ue ha dato tempo fino a ottobre alla Cina per fornire un rapporto dettagliato su come intenda garantire una maggiore sicurezza dei suoi prodotti. Altrimenti, ha avvertito la commissaria Ue per la tutela dei consumatori, Meglena Kuneva, potrebbe scattare il blocco dell’importazione di alcuni prodotti come appunto i giocattoli. «A nome di Mattel e dei suoi quasi 30.000 impiegati chiedo scusa sinceramente – ha detto Eckert nell’audizione davanti al Senato degli Stati Uniti, dove è stato convocato dal Cpsc insieme ai dirigenti delle catene di negozi di giocattoli coinvolte nello scandalo dei prodotti ‘made in China’.Mattel ha ribadito di aver intensificato i controlli interni di qualità. Intanto, l’Unione europea ha lanciato un ultimatum al governo di Pechino. “Se la Cina non risponderà entro ottobre alle nostre richieste”, ha annunciato la Kuneva, “il passo successivo sarà di vietare l’importazione di alcuni prodotti cinesi, come i giocattoli”. Le barriere doganali si alzeranno se le autorità cinesi non risponderanno con un rapporto dettagliato che dimostri la volontà di mettere in pratica le misure sugli standard di sicurezza, promesse da mesi.
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