Pechino non si e’ lasciata sfuggire l’occasione e ha approfittato delle scuse della Mattel per difendere la sicurezza del made in China e puntare il dito contro i politici e i media stranieri che hanno “ingiustamente diffuso paure immotivate”. Venerdì scorso il vicepresidente Mattel aveva attribuito alla casa produttrice di giocattoli la piena responsabilità dei difetti che hanno portato al ritiro di 21 milioni di pezzi dai negozi di tutto il mondo. «Le scuse, anche se in ritardo, dovrebbero contribuire a dissipare il sospetto che i consumatori americani hanno nei confronti dei prodotti cinesi» si legge in un editoriale del China Daily. Secondo il Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del partito comunista cinese, le scuse mostrano che la campagna di stampa che metteva in dubbio la qualita’ dei prodotti cinesi era ingiusta. “Se le esportazioni di giocattoli cinesi dipendessero solo sulla loro economicita’ e non ci fossero garanzie di sicurezza” si legge sul giornale, “non potremmo avere un mercato cosi’ ampio”.
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