Natale Consonni, direttore generale dell’Istituto Italiano di Sicurezza dei Giocattoli, consiglia ai produttori italiani che operano in Cina di approfondire la rete dei controlli. «E’ bene non fare del caso Mattel – ha dichiarato a Toy Store il direttore generale – un problema di tutta l’importazione dalla Cina. Non dobbiamo fare di tutta un erba un fascio. Questo è piuttosto un problema specifico di un’azienda in un particolare momento». Il problema del controllo della produzione secondo Consonni non può essere “geografico”: è una questione di efficienza dei sistemi di controllo, dovunque sia localizzata la produzione. Se si dispone di una rete che permette il passaggio solo a prodotti che rispondono a protocolli precisi di sicurezza di legge, non si hanno alternative e sul mercato arrivano prodotti sicuri al 100%: «E’ il sistema di controllo che deve funzionare, e questo non dipende dalla provenienza, anche perché per il giocattolo la produzione cinese e più che consolidata, così come anche per altri settori. E non abbiamo certo immesso sul mercato tonnellate di prodotti insicuri…». Contrario a qualsiasi stop dell’import dalla Cina, Consonni consiglia ai rivenditori di giocattoli di diventare sempre più attenti alla qualità e alla sicurezza: «Dovrebbero essere molto sensibilizzati, soprattutto perché nella futura direttiva europea qualche responsabilità in più l’avranno senz’altro – conclude. Troverete l’intervista completa su Toy Store ottobre.
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