Smoby Majorette: accusato di malversazione l’ex AD

A fine ottobre l’ex AD di Smoby Majorette Jean-Christophe Breuil è stato accusato di malversazione (abuso di potere esercitato sfruttando il proprio incarico). Breuil ha subito replicato alle accuse, dichiarando «che è in atto una campagna diffamatoria da pare di chi vorrebbe la fine del Gruppo francese», attualmente in amministrazione controllata. Il Procuratore della Repubblica di Lons-Le-Saunier ha comunque aperto una istanza secondo la quale il nipote del fondatore della Società è accusato di aver ideato un sistema di appropriazione indebita di fondi attraverso società estere. Jean-Christophe Breuil, attualmente direttore marketing della filiale europea dell’americana MGA Entertainment, ha risposto punto per punto all’accusa. Si è detto vittima di un complotto che «guarda caso fuoriesce proprio a Natale, periodo in cui Smoby realizza il 60% delle vendite». Dopo che il Tribunale del Commercio di Lons-le-Saunier il 9 ottobre scorso ha messo l’azienda in amministrazione controllata, due sono le possibili vie d’uscita per Smoby: la presentazione da parte di MGA o di nuovi azionisti di un piano di finanziamenti oppure lo smantellamento dell’azienda. «Ora che un nuovo azionista potrebbe presentarsi – ha sottolineato Breuil – è facile ideare una strategia diffamatoria per bloccare il processo». Parlando del futuro di Smoby, l’ex AD si è pronunciato a favore di un piano di finanziamento che «permetterebbe di salvaguardare il maggior numero possibile di posti di lavoro». Il Gruppo, 349 milioni di euro di giro d’affari, resta con un debito di 276,7 milioni di euro e impiega nel mondo 2750 dipendenti, di cui 1300 in Francia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare toystore.biz