Spielwarenmesse, sempre più un volano per il business

La vera sfida per chi organizza un evento di successo come Spielwarenmesse – Norimberga, dal 27 gennaio al 1 febbraio 2016 – è riuscire a trovare il giusto punto di equilibrio tra il mantenimento di una formula che ha dimostrato di saper funzionare e la capacità di continuare a rilanciare innovando la propria proposta per mantenere inalterato l’appeal della manifestazione. E, soprattutto, confermarla nel suo ruolo di motore di sviluppo di nuove opportunità di business per gli operatori del comparto. Proprio per questo, già da alcuni mesi gli organizzatori sono impegnati in un ricco calendario di eventi marketing che coinvolge i più importanti mercati del Giocattolo, in Europa e nel resto del mondo. Non solo, per offrire sempre nuove motivazioni alle aziende e ai visitatori sull’opportunità di continuare a investire tempo e denaro per essere presenti a Norimberga, per l’edizione 2016 è stata annunciata una serie di servizi che nelle attese degli organizzatori dovrebbero rafforzare ulteriormente la capacità della manifestazione di agire da volano per il fatturato del comparto. Ne abbiamo parlato con Christian Ulrich, direttore marketing di Spielwarenmesse.

L’edizione 2015 ha confermato la forte impronta internazionale dell’evento. Quali sono le attività con le quali state promuovendo Spielwarenmesse 2016?

Stante la dimensione della manifestazione, anche le nostre attività di marketing hanno una marcata articolazione internazionale. Il che significa, ad esempio, che pubblichiamo annunci a tutta pagina in 65 mezzi di comunicazione e 23 Paesi e che le nostre newsletter sono redatte in 17 lingue. La nostra attività di mailing in 18 lingue fornisce poi ai visitatori, esistenti e potenziali, tutte le informazioni per programmare la loro visita in fiera. Oltre ai canali di contatto classici, utilizziamo anche i Social Media, come Twitter, Facebook ed anche YouTube, dove proponiamo clips in cui presentiamo la fiera a chi la avvicina per la prima volta. Questi filmati sono parte integrante delle nostre campagne di marketing insieme ai report con le impressioni ricevute dalle edizioni precedenti o alla presentazione di highlight, come la TrendGallery. Un trend che si sta rivelando molto efficace, infine, è quello dello “Spielwarenmesse Dialog”, con il quale presentiamo la mostra in diversi Paesi, dialogando sul posto con stampa e industria del settore.

Quale la novità più eclatante dell’edizione 2016?

Personalmente sono convinto che la novità più emozionante e più interessante per gli espositori ed i visitatori è il Matchmaking. Una borsa dei contatti per offrire le migliori condizioni agli espositori e ai visitatori per sviluppare contatti commerciali di elevata qualità e, contemporaneamente, di ottimizzare tutti gli espositori viene fornito un account di base gratuito, mentre con un upgrade potranno contattare direttamente buyer, rivenditori specializzati e distributori e fissare degli appuntamenti. Per i visitatori la partecipazione è già compresa nel prezzo d’ingresso. Entrambi hanno la possibilità di inserire e aggiornare il proprio profilo sulla piattaforma, indicando cosa offrono e a quali contatti o prodotti sono interessati. Per esempio, chi dichiara di essere interessato ad entrare in contatto con acquirenti di catene di supermercati italiani riceve proposte di contatto personalizzate e in linea con queste sue aspettative. Il dato rilevante è che i nuovi partner commerciali possono entrare in contatto e concordare appuntamenti, visto che il Matchmaking è iniziato già da novembre.

Germania a parte, per quali altri Paesi sono state pianificate attività promozionali in vista di Spielwarenmesse 2016?

Ci occupiamo in particolar modo dei grandi mercati europei dei giocattoli. Ci focalizziamo soprattutto su Spagna, Italia, Francia, Gran Bretagna e, ovviamente, Germania nonché sui due mercati più grandi, USA e Giappone. Inoltre, siamo sempre attenti a individuare nuovi mercati che presentano un interessante potenziale di sviluppo.

Quanto è importante la partecipazione italiana a livello di espositori e anche di visitatori? C’è stato uno sviluppo negli ultimi anni?

È importantissima, visto che la partecipazione italiana è tradizionalmente la più nutrita quanto a numero di visitatori. Nel 2013 gli italiani sono purtroppo diminuiti, essenzialmente a causa della situazione economica. Ma nei due anni successivi il loro numero ha ripreso ad aumentare in modo sensibile, tornando ai livelli pre-crisi. Per tradurre questo concetto in cifre, questo significa che nel 2014 abbiamo ricevuto in fiera 4.131 visitatori italiani.

Avete in programma iniziative marketing specifiche?

L’Italia è uno dei Paesi a cui, con le nostre mailing, newsletter, ci rivolgiamo nella lingua nazionale.

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