Spin Master, ricavi in crescita del 14% nel primo trimestre 2025

Spin Master chiude il Q1 2025 con ricavi a +13,6%, trainata da Toys e Digital Games. Ritirata la guidance 2025 per incertezza sui dazi USA

Spin Master ha chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi pari a 359,3 milioni di dollari, in crescita del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un risultato trainato in particolare dalla divisione Toys, che ha registrato vendite nette per 273,7 milioni di dollari (+20,9%) e un incremento delle vendite lorde di prodotto del 18,8% a 313,7 milioni di dollari, grazie a volumi maggiori legati ai marchi in licenza.

Abbiamo avuto un inizio d’anno solido, che riflette la forza del nostro modello a tre centri creativi e l’appeal globale dei nostri brand,” ha commentato Max Rangel, Global President & CEO di Spin Master.

Il risultato operativo è stato negativo per 22,1 milioni di dollari, ma in netto miglioramento rispetto alla perdita di 61,8 milioni del primo trimestre 2024, che includeva costi straordinari legati all’acquisizione di Melissa & Doug. L’Adjusted EBITDA si è attestato a 21,6 milioni di dollari, in aumento rispetto ai 18,6 milioni di un anno fa, con un margine stabile al 6%.

Nonostante l’incremento dei ricavi, Spin Master ha chiuso il trimestre con una perdita netta di 24,5 milioni di dollari, in calo rispetto ai 54,8 milioni del primo trimestre 2024. L’Adjusted Net Loss è sceso a 12 milioni di dollari.

A livello di segmenti, la divisione Entertainment ha registrato ricavi per 37,8 milioni di dollari (-13,7%), mentre Digital Games è cresciuta del 3,9% a 47,8 milioni di dollari, grazie a una maggiore monetizzazione di Toca Boca World.

Sul fronte della liquidità, la società ha generato 24,8 milioni di dollari di cassa dalle attività operative e ha ridotto il debito netto di oltre 70 milioni rispetto allo stesso periodo del 2024. Inoltre, Spin Master ha riacquistato e cancellato oltre 1,1 milioni di azioni subordinate per 21,7 milioni di dollari nell’ambito del programma di buyback.

A causa dell’incertezza legata ai nuovi dazi USA sui prodotti importati da alcuni Paesi, la società ha deciso di ritirare l’outlook per il 2025 comunicato a febbraio, rimandando aggiornamenti a una fase di maggiore stabilità normativa.

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