Come si costruisce un brand di successo? Lo abbiamo chiesto a Giada Paterlini, Presidente di Starbright Licensing, che ci ha svelato alcuni segreti del mestiere, oltre a spiegare il collegamento tra uscite cinematografiche e quelle dei consumer product e a fare una riflessione sull’avanzare del segmento kidult, che sta prendendo sempre più un’ampia fetta del mercato del giocattolo.
Quali sono i vostri brand di punta?
Nel 2022 abbiamo assistito a un’esplosione del segmento anime, sulla scia del successo dei manga in editoria. Nato come fenomeno di moda già da qualche anno, il successo si è allargato a tutte le categorie, complice sia il ricambio generazionale dei ragazzi e delle ragazze che leggono i manga e che si sono appassionati a questo genere narrativo, sia la new wave di interesse, del mondo giapponese e dei suoi trend sia anime sia kawaii. Tra i nostri titoli, Dragon Ball è sicuramente il programma di maggior successo, con oltre 40 licenziatari e molti prodotti in arrivo nel 2023 e 2024. Da segnalare anche My Hero Academia, considerato il fenomeno della nuova generazione di anime, in grande crescita, 6 serie animate, oltre 150 episodi, forte di un successo mondiale. Altri titoli di grande rilevanza sono Naruto, tra i classici evergreen come Dragon Ball e l’epico Attacco dei giganti, di cui il prossimo anno arriverà la serie finale. La nostra property di punta sul femminile è Hello Kitty, con un programma molto importante in arrivo, nel 2024, e una crescita trasversale, di molte categorie merceologiche nel 2022.
Come si costruisce un piano licensing di successo, quali sono gli ingredienti che non possono mancare?
Occorre una pianificazione di lungo periodo e una visione d’insieme, del progetto. Il supporto televisivo rimane essenziale, per molti titoli nel nostro portfolio ma non è più sufficiente: sempre di più i bambini di oggi richiedono un ecosistema, intorno alla licenza a 360° che include in maniera crescente il videogame, il fumetto (o manga) e prodotti innovativi, pensati per il target di riferimento. Il mercato dei giocattoli su licenza è in continua crescita.
Quanto pesa il settore del licensing kids rispetto al kidult?
Per le nostre licenze è importante, ma non determinante. Hello Kitty nasce dal mondo gift ed è proprio da lì, complice il suo Dna fashion che sta partendo nuovamente il suo successo, e la sua riscoperta, grazie al lavoro di Tinta Unita e di partners consolidati come GCDS, brand amatissimo sia dai kidult che dai tweens e teens. Per i titoli derivati dagli anime, come Dragon Ball le lamincard, in Italia sono determinanti. In questo momento, tra le categorie di maggior successo ci sono l’abbigliamento e la scuola, dove Franco Cosimo Panini ha lanciato un progetto trasversale, aprendo un inedito segmento di mercato e invertendo il trend calante degli ultimi anni della scuola pensata per i boys.
Quanto è legato il prodotto su licenza al calendario televisivo e cinematografico? Ci sono prodotti che proseguono anche dopo le uscite su piccolo e grande schermo?
Il calendario cinematografico per noi è abbastanza irrilevante, perché di breve durata, mentre quello televisivo, sulle piattaforme terrestri digitali è fondamentale, specialmente per un target 10+.
Quali sono le caratteristiche di un brand che maggiormente incontrano l’interesse delle aziende?
Pensando a noi e ai brand che gestiamo, sicuramente un supporto Tv importante, preferibilmente su Netflix, Prime Video o Italia 2/Boing. Il videogame, le cards, la scuola, tutto il mondo che ruota intorno al bambino o al ragazzo e ai suoi interessi.
Oltre al giocattolo, quale altra categoria merceologica mostra particolare interesse nei prodotti su licenza?
Come già detto l’abbigliamento e la scuola /tempo libero, vanno di pari passo in questo momento, con un segno decisamente ++ per i nostri titoli. Basti pensare che non siamo in grado di coprire tutta la domanda di mercato delle aziende sugli anime e quindi siamo in costante ricerca, anche attraverso analisi di mercato giapponese e americano del “what’s next”, per i buyer. Abbiamo circa 100 contratti attivi, in molti casi con sviluppi di skus a doppia cifra per stagione, quindi una massiccia immissione di mercato nel 2023-2024, destinata a rafforzare la visibilità del brand anche attraverso canali inediti. L’italia è entrata in questo anime trend tra gli ultimi in Europa ma, essendo da sempre un paese molto attento alle mode asiatiche e ai cartoni animati con cui è cresciuta un’intera generazione, adesso è tra i top 3 in Europa, a livello di risultati e il trend non solo non accenna a calare ma mostra segni di ulteriore crescita nei prossimi due anni. Abbiamo letto ricerche e articoli, recentemente, sul trend nel mercato americano, che alcuni esperti proiettano a 10 anni. Non sappiamo se capiterà lo stesso in Europa e in Italia ancora, ma indubbiamente l’attenzione e la ricettività del nostro mercato hanno ancora margini di crescita importanti.
L’intervista è un estratto dell’inchiesta “Licensing, come si costruisce un brand di successo” pubblicata nel numero di Gennaio/Febbraio 2023 di Toy Store. Per leggere il testo integrale clicca qui oppure scarica gratuitamente la versione digitale su:
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