“Personalmente non credo molto nei social come strumento per generare vendite. E questo perché risulta molto impegnativo in termini di tempo soddisfare le tante richieste, la foto, il prezzo, la spedizione. Però non si può fare a meno di esserci, perché sono molti i clienti che arrivano in negozio avendo già scelto online il prodotto e conoscendone anche il prezzo. Detto questo, le armi di cui dispone il punto vendita fisico per diventare attrattivo per il cliente sono sempre quelle: un’offerta distintiva, un’esposizione curata e tale da valorizzare il prodotto e servizi come il pacco regalo. Non aiuta il fatto che sono sempre di più le aziende che si propongono al mercato con propri siti e-commerce e perseguono i propri obiettivi in termini di volumi di vendita andando a servire tutte le piattaforme online. Le aziende a cui ci riforniamo direttamente tendono comprensibilmente a concentrare i loro investimenti in attività di comunicazione e marketing nella seconda metà dell’anno più che nel primo semestre. I primi sei mesi del 2022 continueranno ad essere condizionati dalla pandemia – per il terzo anno consecutivo il Carnevale è da considerarsi più o meno sfumato – e dalle preoccupazioni per l’andamento dell’economia e l’aumento del costo dell’energia che penalizza la nostra come tutte le attività commerciali che operano attraverso punti vendita fisici”.
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