Si svolgerà a Milano il 7 e 8 maggio prossimi Toys Milano. Ne abbiamo parlato con Paolo Taverna, direttore generale di Assogiocattoli che lo organizza insieme al Salone Internazionale del Giocattolo.
Quali le novità dell’edizione 2018? Squadra che vince non si cambia. La nostra principale attenzione sarà rivolta a salvaguardare le caratteristiche positive sviluppate sino ad ora nel progetto: massima concentrazione nel tempo (due giorni) e nello spazio; selezione dei visitatori (evento ad inviti) con accesso riservato ai compratori; cura dei visitatori (ospitalità, servizi riservati); un programma di contenuti che arricchisca la parte espositiva e caratterizzi l’intero evento. Come novità prevediamo un allargamento ulteriore del settore della puericultura e un progetto specifico sui visitatori provenienti dall’estero.
Sarà difficile bissare il +70% di espositori e il +45% di visitatori dell’edizione 2017. Come pensate di incrementare il numero di espositori e visitatori? Toys Milano non è una fiera tradizionale. I numeri, ma soprattutto i protagonisti – aziende e clienti – dicono che è un evento importante. Non va giudicato con i parametri utilizzati per le manifestazioni fieristiche. L’elemento fondamentale di valutazione di un evento come questo è il grado di soddisfazione di chi vi ha preso parte. Le aziende che partecipano alla seconda edizione di una manifestazione di successo sono sempre più di quelle che hanno “aperto la strada”, ma è essenziale anche incrementare il numero dei visitatori, altrimenti l’evento “si sgonfia” e il progetto…finisce lì. Per noi è stato fondamentale aver incrementato sensibilmente il numero dei compratori in visita e questo sicuramente porterà ad ulteriori crescite. Ovviamente, non nelle stesse proporzioni per quanto riguarda le aziende, visto che la superficie espositiva è praticamente la stessa, con qualche spazio in più che ricaveremo dallo spostamento dei servizi al piano sotto. Speriamo, anzi sono sicuro, che avverrà per i compratori, grazie al fatto che si parla sempre di più dell’evento nei settori del giocattolo, del carnevale e della puericultura.
Su quale target di visitatore andrete a mirare le attività di promozione? Toys Milano è nato per rispondere alle esigenze del Normal Trade che richiedeva un evento in primavera in vista del Natale, A vedere i risultati, sembra che l’alchimia sia riuscita. I visitatori provengono da tutte le regioni italiane e la concentrazione maggiore è sul dettaglio specializzato. Non ci aspettavamo che la DO e soprattutto la GD trovassero interessante interloquire con le aziende in un momento dell’anno per loro già tardo. Invece, l’aspetto che maggiormente ha caratterizzato Toys Milano e che è stato molto apprezzato da aziende e visitatori è che nei corridoi ci si è ritrovati tutti a parlare di business: dai produttori agli importatori, dai distributori agli agenti, dai dettaglianti alla Distribuzione Organizzata. A ben vedere, è lo specchio della realtà di questo come d’altri settori: i confini tra le categorie sono labili e tutti possono attingere conoscenze – e fare affari – dalla medesima esperienza.
Toys Milano rivendica la capacità di offrire concrete occasioni di business. Come argomenterebbe questa affermazione a un potenziale espositore? Ci sono delle stime? Stime non ne sono state fatte e non vale la pena di arrampicarsi sui vetri per dare dei numeri eclatanti. I settori che seguiamo come Assogiocattoli – giocattolo, puericultura, addobbo – non sono certo trainanti dell’economia del nostro Paese, anche se a nostro modo di vedere rivestono un’importanza valoriale notevole per i messaggi che i prodotti specifici portano con sé e per il target cui si rivolgono (i bambini). Quello che potrei dire ad aziende e compratori è che, come sappiamo, il 30% dei consumi di giocattoli sul totale anno si concentra nel mese di dicembre; Toys Milano è nata per sviluppare i rapporti in vista del Natale. Ed ecco che l’importanza salta fuori senza necessità di ipotizzare dei numeri. Se parliamo del Carnevale, la data è ideale: dopo l’evento di riferimento, nei tempi giusti per presentare le novità e per lanciare le ultime idee su Halloween che anche nel nostro Paese sta crescendo di importanza dal punto di vista dei consumi. Infine, per la puericultura la data non è ideale, ma la distanza dalla fiera europea di riferimento (Kind + Jugend a Colonia) e la presenza di molti compratori interessati al Giocattolo e alla Prima Infanzia, rendono Toys Milano l’evento ideale per incontrare la propria clientela in modo rilassato e proficuo.
Darete ancora ampio spazio al mondo del licesing? Il licensing, per molti aspetti è fondamentale nel settore del giocattolo ed è un elemento caratterizzante la manifestazione. I licenzianti desiderano far conoscere al retail i brand su cui puntano per la stagione natalizia, indipendentemente dal fatto che a vendere i prodotti siano gli espositori di Toys Milano. Quale migliore occasione quindi per presentare i personaggi dell’anno, insieme a chi ne distribuisce i prodotti, alla platea di coloro che poi dovranno venderli ai consumatori finali?
Quali tematiche verranno affrontate nell’ambito dei workshop? Ci concentreremo sul fenomeno del digitale, dal punto di vista del marketing e delle vendite, con tutte le conseguenze che la rivoluzione distributiva in atto sta già portando nel nostro settore. Non mancheranno interventi sui dati di settore e di consumo. Tra i primi compiti istituzionali di Assogiocattoli c’è l’attenzione alla cultura di settore e Toys Milano è un’ottima occasione per proporre argomenti che siano da stimolo costante alle aziende e al retail. Il programma dei workshop sarà pubblicato sul sito toysmilano.it, così come tutte le novità dell’edizione 2018.
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