Il 2 dicembre l’aula del Senato ha approvato definitivamente la Legge Gasparri sulla riforma del sistema radiotelevisivo con 155 voti favorevoli e 128 voti contrari. Sono stati approvati senza modifiche e a scrutinio segreto anche i due articoli che avevano subito modifiche alla Camera e per i quali era stato necessario un ulteriore passaggio a Palazzo Madama. Si tratta rispettivamente dell’art. 10 sul divieto alla presenza di minori di anni 14 negli spot televisivi e dell’art. 24 che riguarda la disciplina per l’avvio della radiofonia digitale. L’articolo 10 sulla tutela dei diritti dei minori nella programmazione televisiva colpisce in maniera particolare le aziende di giocattoli che utilizzano spot con bambini come testimonial. “Se la legge sarà in vigore da fine gennaio, come immaginiamo –dichiara Roberto Bonazzi, presidente di Assogiocattoli – prevediamo un periodo di difficoltà per le imprese del mercato, anche perchè al presente non sono in grado di decidere se girare o meno i filmati pubblicitari per i prodotti in lancio nei prossimi mesi. Ci auspichiamo che sia firmato un provvedimento ad hoc per poter utilizzare i minori di 14 anni negli spot. Oltre alla prima infanzia, anche il settore alimentare sarà uno dei più danneggiati; per questo motivo, come già comunicato a ottobre, Assogiocattoli non può che esprimere al Governo una profonda preoccupazione”.Il Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, ha adesso trenta giorni per apporre la firma definitiva e permettere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e l’entrata effettiva in vigore della Legge. Per il momento e sino a fine dicembre non ci saranno cambiamenti nelle pianificazioni pubblicitarie. Se la legge diventerà definitiva ogni rete televisiva riceverà un regolamento attuativo per controllare gli spot da mandare in onda.
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