UE, accordo sul nuovo regolamento sicurezza giocattoli

Approvato l’accordo sul nuovo regolamento sicurezza giocattoli UE: vietate sostanze chimiche, arriva il passaporto digitale per tutti i toy

Dopo due anni di confronto e negoziazione, Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sul nuovo regolamento sicurezza giocattoli, un passo cruciale per aggiornare e rafforzare le norme a tutela dei bambini e del mercato interno. Il testo nasce dalla proposta presentata dalla Commissione il 28 luglio 2023 e introduce misure vincolanti per tutti i Paesi membri.

Il regolamento vieta l’uso di sostanze chimiche pericolose nei giocattoli, tra cui PFAS, bisfenoli, interferenti endocrini e composti tossici per pelle, respirazione e organi interni. A queste novità si affianca l’introduzione del Passaporto Digitale di Prodotto, un QR code che sarà obbligatorio su ogni toy venduto nell’UE. Lo strumento conterrà tutte le informazioni sulla sicurezza e la conformità del prodotto, semplificando i controlli da parte delle autorità.

Il nuovo quadro normativo rappresenta una sfida per il settore toy. Sanjay Luthra, Executive VP Mattel EMEA e presidente di TIE (Toy Industries of Europe), commenta: «Per applicare correttamente le nuove disposizioni, il settore avrà bisogno di una legislazione secondaria, come norme tecniche e linee guida chiare sul Passaporto Digitale di Prodotto, che dovrà essere apposto su ogni toy. Per questo motivo è un sollievo sapere che ci saranno 54 mesi – ovvero fino alla primavera del 2030 – per adeguarsi ai nuovi requisiti. Tempistiche più brevi sarebbero state inapplicabili».

Parlando delle difficoltà che incontrerà il mercato per adeguarsi alle nuove norme Luthra aggiunge: «Il nuovo Regolamento rappresenta un’evoluzione della Direttiva sulla sicurezza dei giocattoli attualmente in vigore, già la più severa al mondo. Lo sapevi che ancora oggi la camicetta di una bambola è soggetta a norme più rigide rispetto a un capo d’abbigliamento per bambini? I produttori affidabili hanno sempre messo la sicurezza al primo posto. Ma questo richiede impegno e investimenti. E con l’introduzione di regole che spesso richiedono un cambio di approccio, tali investimenti saranno probabilmente ancora maggiori». E prosegue parlando della necessità di controlli adeguati, a seguito anche della pubblicazione da parte della Commissione Europea dei risultati del Safety Gate Report 2024 dove, ancora una volta, i toy figurano tra i prodotti più segnalati nella categoria “non sicuri”: «Questa situazione non può continuare. Senza controlli più efficaci, il nuovo Regolamento rischia di danneggiare sia i bambini sia le aziende che operano nel rispetto delle norme. Sempre più genitori potrebbero finire per acquistare i prodotti “affare” non conformi, allargando il divario tra chi segue le regole e chi le ignora. Il Regolamento introduce il Passaporto Digitale di Prodotto anche per bloccare i prodotti illegali alla frontiera, ma l’esperienza insegna che chi opera in modo scorretto trova comunque il modo di aggirare le regole».

Anche TIE evidenzia il rischio che le nuove misure, pur necessarie, accentuino lo squilibrio competitivo a svantaggio delle imprese responsabili. Come si legge nella dichiarazione ufficiale: «Questi investimenti e sforzi non devono essere vanificati da una concorrenza sleale, alimentata da operatori che ignorano le regole e non investono nella sicurezza». Centrale, in questo senso, è la richiesta di piena responsabilità legale per le piattaforme online, specialmente quando non esiste un venditore stabilito nell’UE.

Il regolamento introduce un nuovo sistema IT per analizzare automaticamente i passaporti digitali alle dogane e potenzia i poteri degli ispettori, ma per TIE «senza enforcement efficace, anche il miglior regolamento rimane lettera morta». Le piattaforme devono essere coinvolte attivamente nel garantire che i giocattoli venduti online siano sicuri e conformi.

L’accordo politico dovrà ora essere formalmente approvato da Parlamento e Consiglio. Una volta approvato, tradotto e pubblicato, entrerà in vigore dopo 20 giorni, con un periodo transitorio che accompagnerà l’adeguamento del settore. L’entrata in vigore è attesa per l’autunno nella Gazzetta Ufficiale.

Foto: immagine realizzata con AI ChatGpt

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