Una chiusura di anno in crescita

Imc Toys Italy e Rubie’s Italy festeggiano il secondo anniversario nel nostro Paese, con una previsione di chiusura, a livello di fatturato, rispettivamente di 10,5 milioni di euro e 7,5 milioni di euro. «Già il primo anno di attività ci aveva portato risultati soddisfacenti con un fatturato per Imc Toys di 6,5 milioni di euro e per Rubie’s di 5,5 milioni di euro – racconta Andrea Signorelli, Country Manager di Imc Toys Italy e Rubie’s Italy – Ma le proiezioni per il nostro terzo anno sono fortissime: il prossimo anno puntiamo ad una crescita per entrambi i marchi e, in particolare, per Imc Toys puntiamo ad un fatturato di 16 milioni di euro. Siamo molto positivi anche sul Natale perché vendiamo che i nostri clienti, al 60% operatori del Normal Trade, ci stanno seguendo e credono nei nostri prodotti.

Punteremo su prodotti licenziati Mickey Mouse e Minnie e prodotti di produzione e ideazione Imc Toys che appartengono principalmente a tre categorie: bambole, feature plush e games. Avremo in campagna televisiva ben 11 prodotti e siamo, quindi, pronti, a fianco dei nostri clienti per la corsa del Natale.

Qualche anticipazione 2017? Avremo due lanci importanti, entrambi sostenuti da supporto tv da marzo: le fashion doll di Minnie e i Bunnie’s, peluche collezionabili, disponibili in espositore da terra o da banco, con prezzo al pubblico di 5,90, che sono disponibili in otto soggetti e caratterizzati dalla presenza di quattro punti magnetici, un elemento che va ad arricchire l’esperienza e la creatività del gioco. Per noi i Bunnie’s sono un prodotto molto importante perché l’Italia sarà in questa occasione la prima a lanciarli e a testarne i risultati».

Tutto è pronto, invece, per quanto riguarda Rubie’s per il prossimo Carnevale, con prodotti per bambini dagli 0 ai 12 anni su licenza che per l’azienda rappresentano oggi il 90% del business: il restante 10% è suddiviso oggi tra Halloween, articoli Carnevale generici, accessori e Natale. «Stiamo lavorando per destagionalizzare anche in Italia il gioco del travestimento – prosegue Signorelli – il primo punto su cui ci stiamo muovendo è quello di riuscire ad avere il prodotto tutto l’anno all’interno dei negozi. Ma questo non è sufficiente. Il supporto deve arrivare dagli operatori del Norma Trade che devono attrezzare un’area in negozio dedicata a questa tipologia di prodotti, compatibilmente con gli spazi. Si tratta di un business molto interessante e chi ha saputo coglierlo e rimasto soddisfatto dei risultati ottenuti».

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