La cultura del gioco da tavolo è entrata ufficialmente nella lista del patrimonio culturale immateriale della Germania riconosciuto dall’UNESCO. A stabilirlo è stata la Conferenza dei Ministri della Cultura dei Länder tedeschi e il Commissario federale per la Cultura e i Media, che questa settimana ha aggiunto 18 nuove tradizioni all’elenco, tra cui proprio playing board games. Con questa inclusione, la lista arriva a contare 168 voci, tra cui figurano anche la ceramica, l’oreficeria e i dialetti “Rotwelsch” parlati da gruppi emarginati.
Sul sito dell’UNESCO il gioco da tavolo è descritto come una “tradizione vivente praticata in diversi contesti sociali, come associazioni, club, caffè e centri giovanili, ma anche nelle case private”. Si tratta di una pratica intergenerazionale e inclusiva, sostenuta dallo scambio di conoscenze tra generazioni e gruppi sociali, capace di unire le persone al di là delle differenze culturali o sociali.
Il riconoscimento è frutto della proposta avanzata dalla Conferenza dei Ministri della Cultura, valutata poi da un comitato indipendente di esperti della Commissione nazionale tedesca per l’UNESCO. L’obiettivo è valorizzare forme di cultura creative, inclusive e innovative, riconoscendole come parte integrante dell’identità culturale.
Claudia Roth, Ministro di Stato tedesco per la Cultura, ha commentato: “Le nuove voci della lista riflettono la diversità culturale e le specificità regionali. Sono lieta che la ‘cultura del gioco da tavolo’ sia stata inclusa; collega le generazioni e rafforza la coesione sociale”.
Oltre alla partecipazione in contesti domestici, la cultura dei giochi da tavolo è oggi vissuta in modo attivo anche attraverso eventi pubblici, come la fiera internazionale SPIEL di Essen, o incontri nei club e nelle associazioni, in cui appassionati e volontari – noti come Erklärbär – trasmettono le regole e diffondono il gioco. Iniziative regolari come le serate ludiche nei centri culturali contribuiscono a rafforzare questa rete sociale, rendendo il gioco un momento di apprendimento condiviso.
L’inserimento nella lista UNESCO è stato sostenuto da realtà attive nella promozione del gioco, come l’organizzatore di “Stadt Land Spielt!” Spielzeit weltweit e.V. e l’associazione Ali Baba Spieleclub.
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