Warner Bros. Discovery ha annunciato una profonda riorganizzazione: entro la metà del 2026, il gruppo sarà diviso in due società indipendenti e quotate, nell’ambito di una scissione fiscalmente neutrale. L’obiettivo è chiaro: aumentare la flessibilità strategica e massimizzare il valore per gli azionisti, separando le due anime dell’azienda – produzione e distribuzione – in due entità distinte: Streaming & Studios e Global Networks.
Warner Bros. Discovery due società indipendenti
La nuova realtà Streaming & Studios riunirà le divisioni Warner Bros. Television, Warner Bros. Motion Picture Group, DC Studios, HBO, HBO Max e Warner Bros. Games. Includerà anche le esperienze retail, i tour e gli studi di produzione a Burbank e Leavesden. A guidarla sarà David Zaslav, attuale CEO di Warner Bros. Discovery, con l’obiettivo di consolidare il posizionamento nel mercato dello streaming e della produzione cinematografica, valorizzando IP storici e contenuti originali.
Global Networks, sotto la guida dell’attuale CFO Gunnar Wiedenfels, comprenderà i canali di intrattenimento, sport e news, tra cui CNN, Discovery, TNT Sports e il servizio streaming Discovery+. L’azienda vanta una portata globale di 1,1 miliardi di persone in oltre 200 Paesi, con contenuti distribuiti in 68 lingue. I piani strategici includono l’espansione dei contenuti live e delle estensioni digitali dei brand, mantenendo solidi margini e flussi di cassa.
Secondo il presidente del CdA Samuel A. Di Piazza Jr., la scissione di Warner Bros. Discovery è il frutto di tre anni di riorganizzazione seguiti alla fusione tra WarnerMedia e Discovery: “Questa è la strategia migliore per liberare tutto il potenziale del nostro portafoglio, allineando governance, capitali e obiettivi industriali per ciascuna area”.
Per sostenere la transazione, Warner Bros. Discovery ha attivato un bridge loan da 17,5 miliardi di dollari con J.P. Morgan, che sarà rifinanziato prima del completamento dell’operazione. Global Networks manterrà una quota fino al 20% della nuova Streaming & Studios, che verrà ceduta progressivamente in modo fiscalmente efficiente per contribuire al processo di deleveraging.
Entrambe le società opereranno con strutture finanziarie autonome, team manageriali dedicati e focus chiari: da un lato la crescita del business streaming e dello sviluppo IP; dall’altro la valorizzazione delle reti globali e dei contenuti live. Una trasformazione profonda che ridefinisce gli equilibri nel panorama dell’entertainment internazionale.
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