UE stretta sulla sicurezza. La responsabilità sarà degli e-commerce

Una proposta di riforma doganale potrebbe obbligare le piattaforme e-commerce come Temu, Shein e Amazon a garantire la conformità dei prodotti venduti online, con impatti significativi anche sul mercato del toy

L’Unione Europea si prepara a introdurre una riforma doganale che cambierebbe radicalmente il ruolo delle piattaforme ecommerce come Temu, Shein e Amazon Marketplace, rendendole direttamente responsabili per la vendita di prodotti pericolosi, contraffatti o non conformi alle normative UE. La misura, attualmente in fase di discussione, come spiega il Financial Times, mira a rafforzare i controlli sugli acquisti online e contrastare il crescente afflusso di merci provenienti dalla Cina, soprattutto dopo le recenti critiche e i controlli effettuati delle Associazioni di categoria.

Attualmente, chi acquista online è considerato l’importatore ufficiale per fini doganali, ma la riforma sposterebbe questa responsabilità direttamente sulle piattaforme, obbligandole a:

  • Fornire dati sui prodotti prima dell’arrivo in UE, per facilitare ispezioni e controlli doganali.
  • Raccogliere dazi doganali e IVA su tutti i prodotti, abolendo l’attuale esenzione per beni sotto i 150 euro.
  • Garantire la conformità dei prodotti agli standard di sicurezza e alle normative UE.

La proposta introduce inoltre un nuovo ente di controllo, l’EU Customs Authority (EUCA), che centralizzerebbe i dati doganali e consentirebbe una maggiore supervisione sulle catene di approvvigionamento.

Secondo i dati riportati nel documento, la contraffazione genera perdite significative in diversi settori, tra cui:

  • €12 miliardi all’anno per l’industria dell’abbigliamento
  • €3 miliardi per il settore della cosmetica
  • €1 miliardo per il mercato del toy, pari a quasi il 9% delle vendite totali

La riforma potrebbe quindi ridurre il rischio di diffusione di giocattoli non conformi e contraffatti, un problema che negli ultimi anni ha destato crescente preoccupazione tra i produttori del settore.

L’UE sta anche valutando l’imposizione di una tassa per il trattamento dei pacchi provenienti da piattaforme extraeuropee, un’iniziativa che potrebbe disincentivare le vendite a basso costo di prodotti non conformi.

Parallelamente, la Commissione Europea sta già indagando su Shein e Amazon nell’ambito della regolamentazione dei grandi marketplace online, con procedimenti avviati anche contro AliExpress e Temu.

L’eventuale approvazione della riforma rappresenterebbe un punto di svolta per il commercio online e il mercato del toy, rafforzando la sicurezza dei prodotti e riducendo la concorrenza sleale dovuta alla vendita di articoli non conformi alle normative UE.

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